Alitalia resta ancora ferma in pista

Il governo congela le trattative per la vendita: "Altre informazioni"

Alitalia resta ancora ferma in pista

Il governo prende tempo su Alitalia. L'incontro di ieri al ministero dei Trasporti fra i commissari della compagnia Luigi Gubitosi, Enrico Laghi, Stefano Palerari e i sottosegretari Andrea Cioffi e Michele Geraci (Sviluppo economico) e Armando Siri (Infrastrutture), è stato «utile per acquisire una serie di informazioni», ha detto Cioffi, ma la via non è tracciata. Nei giorni scorsi il ministro Danilo Toninelli si era detto propenso a mantenere Alitalia nell'orbita statale. Intanto il prestito ponte da 900 milioni più interessi, da restituire entro il 15 dicembre, è all'attenzione della Commissione Ue, che deve decidere se si tratti di aiuto di Stato.

La commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha già detto: «Sulla proprietà siamo neutrali, non importa l'identità: certo è una possibilità che sia in parte pubblica, quello che guardiamo è che questa agisca come un qualsiasi attore del mercato in modo che non ci siano aiuti di Stato». Una mezza apertura.

L'incontro di ieri ha fatto capire che di lavoro deve esserne fatto ancora. Cioffi è stato chiaro: «Come si fa a valutare potenziali acquirenti senza una decisione su come Alitalia può essere un asset importante per il Paese? Qualsiasi decisione deve essere fatta in piena coscienza e conoscenza, altrimenti si sbaglia». I commissari ha detto - «ci hanno consegnato dei dati che ad agosto presenteranno al Parlamento. Siamo in una fase di acquisizione dei dati prodromica per decidere il destino della compagnia.

Quanto alla gara, il sottosegretario ha chiarito che non è il momento di trattare in assenza di una decisione sul futuro della compagnia. «Come si fa a valutare potenziali acquirenti senza una decisione su come l'Alitalia può essere un asset importante per il Paese?».

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