Auto, la paura dell'Iva frena il crollo delle vendite

A settembre Fiat group automobiles ha immatricolato, in Italia, 29.227 nuove autovetture, in flessione dell'11,71% rispetto alle 33.104 di un anno fa. Sempre nel mese scorso la quota mercato dei marchi torinesi, nel loro insieme, si è attestata al 27,48%, in diminuzione sia sul 30,22% di un anno fa sia sul 29,65% di agosto.
Da gennaio, a questo punto, il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha consegnato 289.755 veicoli, in calo del 10,49% rispetto allo stesso periodo del 2012, registrando una quota del 28,97%,inferiore al 29,67% se paragonata al risultato sempre del 2012.
«Il dato di Fiat group automobiles - spiega una nota del Lingotto - è dovuto alla scelta aziendale di non accettare la battaglia sui prezzi per mantenere il valore dei marchi e sostenere la rete di vendita». Positivo, invece, il risultato della controllata Chrysler negli Usa: +1% in settembre e +9% nei 9 mesi; sullo stesso mercato soffre, invece, il marchio Fiat: -24% lo scorso mese.
Segno negativo anche per le vendite generali di auto a settembre: -2,9%. Il dato, che evidenzia un miglioramanto rispetto al -6,6% di agosto, non deve però trarre inganno. «Il risultato - spiega Gian Primo Quagliano (Centro studi Promotor) - sarebbe stato più negativo se non si fosse verificata, negli ultimi giorni di settembre, una piccola corsa alle immatricolazioni, determinata dall'intenzione di evitare l'aumento di un punto dell'Iva a partire da ieri (secondo l'Unrae il punto in più inciderà con un incremento medio del prezzo delle vetture di circa 150 euro, ndr). Il calo di settembre - aggiunge Quagliano - delude l'attesa di un primo segnale di recupero dopo la lunga e nerissima stagione che ha seguito la fine degli ultimi incentivi nel marzo 2010».
E se l'auspicio di Promotor è che la svolta per il mercato possa verificarsi in ottobre, su questa ipotesi incombono però l'impatto dell'Iva più salata e, soprattutto, le conseguenze al momento difficilmente prevedibili delle vicende politiche.


Ecco allora l'Unrae rinnovare l'appello affinché «la prossima legge di Stabilità recepisca il piano di sostegno alle famiglie con il programma di deducibilità-detraibilità dei costi di acquisto e manutenzione delle vetture».

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