Un messaggio di fiducia per il settore automobilistico nel mezzo della crisi nera (in novembre immatricolazioni ancora giù: -20,1% e -44% rispetto al periodo pre débâcle) è partito ieri dal Motor Show di Bologna. A lanciarlo il presidente del Centro studi Promotor Gl events, Gian Primo Quagliano, secondo il quale nel 2013 il mercato potrebbe risalire a 1,55 milioni di unità, con un incremento del 10,7% sul livello estremamente depresso del 2012, ma con un calo del 34% sulla media annua del periodo ante crisi.
L'ipotesi è comunque vincolata al verificarsi di alcune situazioni, tra cui l'esito dell'appuntamento elettorale di primavera. «Se dopo le elezioni - afferma Quagliano - si delineasse una ripresa della fiducia, anche il mercato dell'auto potrebbe trarne qualche limitato beneficio sulle immatricolazioni del 2012», che - di fatto - riportano il settore al 1979 (la stima di chiusura d'anno è di 1,4 milioni di unità). Per Quagliano il recupero del mercato automobilistico non può prescindere da una politica economica dell'Eurozona chiamata a privilegiare non più le esigenze della finanza, bensì quelle dell'economia reale, uniformandosi così con il resto del mondo e soprattutto gli Usa. «In queste aree - ricorda Quagliano - il mercato dell'auto è in crescita, e solo nell'Eurozona è in caduta». Un'occhiata alle vendite di veicoli nel mondo rende lo scenario più chiaro: a un -9,6% nell'area euro tra gennaio e agosto, si contrappongono il +14,7% degli Usa, il +7% del Brasile, il +4,9% della Cina e il +48,4% del Giappone. In pratica, nei primi 8 mesi dell'anno, in tutto il mondo sono state immatricolate oltre 53 milioni di vetture, ovvero +7,2% sullo stesso periodo dell'anno precedente. «Come si vede - aggiunge Quagliano - fuori dell'Eurozona il mercato dell'auto sta andando veramente bene e le prospettive sono di una lunga e prolungata crescita, anche perché all'auto, per la sua flessibilità e le molteplici utilizzazioni, non ci sono oggi alternative, né ve ne sono nel futuro prevedibile». Novembre, intanto, è stato un altro mese da dimenticare e, come sottolinea l'Unrae (case estere), «è ormai da settembre 2011 che il mercato italiano presenta costantemente il segno negativo, a due cifre dallo scorso dicembre». Male anche la raccolta ordini da parte dei concessionari: -14%.
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