Un rialzo dei tassi negli USA già acquisito di mezzo punto e il dubbio che non si vada alla riunione FED di maggio verso 0.75 sono il fattore scatenante che ha gettato un bastone tra le ruote del rialzo azionario. E si aggiunga anche che a giugno i mercati ormai prevedono un ulteriore rialzo di 0.25. Pensate che fino a poco tempo fa ci rassicuravano sul carattere “transitorio” dell’inflazione con 4 trilioni di dollari in circolazione e gli attivi delle banche centrali ai massimi storici. Qui di “transitorio” non c’è niente, l’inflazione c’è ed è destinata a durare.
Lo hanno capito negli USA dove il mercato immobiliare sta raggiungendo livelli fuori di testa con un prezzo mediano delle case singole svettato a 375.000 dollari, con gli americani che preferiscono case sempre più piccole (perché quelle grosse costano sempre di più) e con l’apprezzamento delle case che è quello mostrato qui sotto:
Anche in Italia il mercato immobiliare sta segnando dei massimi anche se a macchia di leopardo e pubblico qui di seguito i prezzi metro quadro per gli immobili residenziali in Italia tratto da immobiliare.it:
A me stupisce sempre quando qualcuno mi dice che l’elefante che è entrato nel mio giardino in realtà è un canarino. Non capisco come sia possibile non rendersi conto che con la quantità di debito in circolazione l’inflazione deve esistere per abbassare il debito rosicchiando potere d’acquisto a salari, stipendi, affitti, pensioni, rendite varie.
Purtroppo i segnali che ci stanno davanti nell’economia USA sono preoccupanti: gli indicatori previsivi delle Fed di Philadelphia dimostrano una fiducia nella futura attività economica in crollo verticale. E questo pessimismo ci dice che praticamente il disastro arriverà al livello del 2001 e del 2009.
Ma non è finita qui: anche in Europa rullano i tamburi di guerra dei falchi della politica monetaria. I mercati prospettano già un tasso benchmark BCE allo 0.4% entro la fine dell’anno. Belli e sereni i tempi in cui il benchmark era -0.50 ed andavi in banca a chiedere un mutuo e ti sentivi un rapinatore. Ora si parla di tassi in rialzo anche in Europa. E pubblico di seguito la curva dei rendimenti decennali del BTP che è davvero pericolosa: siamo nei pressi di una trendline di lungo periodo che se rotta porterà il prezzo del BTP all’inferno…
Non è stato un periodo felice per le azioni almeno fino ad ora: i tassi di interesse al rialzo mettono le ganasce alla crescita della redditività aziendale. Eppure come ripeto da sempre non ogni speranza è persa e lo dico per esperienza personale (per 10 anni da giovane studente ero ossessionato dal rialzo dei tassi nel periodo 1990 – 2000 ma per le azioni non è stato un grande problema). Il grafico che segue mostra come in un ambiente di tassi crescenti le performance delle azioni suddivise per categoria non sono malaccio ed in testa troviamo (da sinistra a destra) le azioni tecnologiche, seconde quelle immobiliari, energia, sanità. Insomma non tutto è perso visto che da qualche tempo siamo concentrati proprio sulle azioni Nasdaq insieme a qualche altro milione di investitori in giro per il mondo. Siccome chi non risica non rosica segue poco sotto anche il grafico della volatilità (rischio) degli stessi settori. Se vogliamo guadagnare dobbiamo sopportare la volatilità:
Che comunque stia succedendo qualcosa di grosso lo dimostra il grafico che segue che indica come gli ETF che andavano di moda nell’industria finanziaria durante la pandemia ora sono caduti in disgrazia:
Quello che usiamo per combattere questo cambiamento di quadro generale è sempre la solita arma: un metodo di Borsa che possa essere valido in ogni momento e in ogni condizione. Questa, del resto, è una delle regole d'oro del trading: avere un metodo non è importante, è fondamentale. E bisogna seguirlo sempre, costi quel che costi.... Quindi sì, anche in tempi di guerra.
Uno dei metodi targati Indipendente di Borsa, ormai lo sappiamo tutti, è l'Independent Trend Index, ranking di accesso pubblico che trovate free cliccando qui, il quale misura lo scostamento tra la cura effettiva dei prezzi e la crescita a 45 gradi, ovvero il sogno (non) proibito di ogni investitore. Questo strumento, detto in parole povere, segnala le migliori azioni dove il trend è pulito e lineare; permettendo così al trader in questione di risparmiare tempo prezioso nella selezione delle azioni.
Tra le azioni segnalate da ITI troviamo, guarda un po’, uno dei pochi titoli immobiliari del nostro listino: COIMA RES.
I risultati in termini di rendimento non sono male: il titolo, da novembre 2021 ad oggi, è cresciuto del 24% e non sembra volersi fermare, nonostante attualmente stia vivendo un momento di stallo perché è in via di costruzione una congestione orizzontale dei prezzi.
A livello fondamentale l’azione Coima Res ha uno stato patrimoniale tutto sommato in linea con il settore immobiliare italiano con un Price Book, un cash to debt e un interest coverage confortanti.
A livello di redditività nel conto economico 2021, approvato alcuni giorni fa dall’assemblea dei soci, notiamo un utile netto in crescita di circa il 50% ad Euro 23,1 milioni e un EBITDA in crescita del 40,6% ad Euro 31,5 milioni. Le attività della società sono state infatti focalizzate sulla piazza di Milano che sta vivendo in questo momento giorni di gloria a livello immobiliare.
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