Petrolio e benzina neutralizzano l'effetto Tsipras in metà seduta e rialzano la testa. Dribblato l'impatto delle elezioni greche con un lieve ribasso in mattinata, i corsi dell'oro nero hanno rivisto il segno più: il Wti ha segnato un rialzo dello 0,81% a 45,96 dollari, con un significativo rimbalzo dal nuovo minimo da inizio 2009 toccato in mattinata (44,39).
In sintonia anche il petrolio del Mare del Nord, con valori in rialzo dello 0,82% a 49,18 dollari. Qualcosa si muove dunque, anche se il mercato è ancora lontanissimo dai 100-110 dollari di giugno. Più rapida è, invece, l'ascesa che sta interessando i prodotti petroliferi, spinti dal fattore Draghi.
Il taglio dei tassi deciso dalla Banca Centrale Europea e le misure adottate per far ripartire l'economia (il quantitative easing da poco approvato ) , hanno avuto, infatti, un immediato riflesso sui prezzi dei derivati petroliferi, benzina in primis. «La rivalutazione del dollaro sull'euro è alla base della significativa ascesa del costo dei carburanti registrata da venerdì scorso», conferma un analista, ricordando che «dopo lo scivolone da 1,16 a 1,13 dollari di giovedì scorso, la moneta unica si è ulteriormente deprezzata sul dollaro, toccando un minimo di seduta a 1,11 dollari, livelli di undici anni fa».
Così, dopo diverse settimane di cali (legati al dimezzamento del prezzo del petrolio da giugno a oggi) sono andati in scena i primi «forti rincari» sulla rete nazionale. Stando alla rilevazione di Staffetta quotidiana , Eni è salita di 1,5 centesimi su benzina e diesel, Q8 di 1 centesimo su entrambi i prodotti e TotalErg di 1 centesimo sulla verde e di 5 millesimi sul diesel.
In rialzo, dunque, le medie ponderate nazionali dei prezzi tra le diverse compagnie: benzina a 1,541 euro/litro (+0,8 cent), diesel a 1,465 euro/litro (+0,8 cent). Anche Quotidiano Energia ha rilevato l'aumento dei prezzi dei carburanti sulla rete, sottolineando che «non ha esitato a mostrarsi in tutta la sua forza l'effetto del cambio sui mercati internazionali dei prodotti petroliferi». Secondo Qe, il prezzo medio praticato servito della benzina va dall'1,555 euro/litro di Eni all'1,571 di Q8 e Shell (pompe no-logo a 1,433).
Per il diesel si passa dall'1,472 euro/litro di Eni all'1,497 di Q8 e Shell. Il Gpl, infine, è tra 0,592 euro/litro di Esso e 0,618 di Shell.
«Nonostante il congelamento delle accise deciso dal governo - commenta un analista - il prezzo del carburante potrebbe crescere ancora, molto dipenderà dal cambio euro-dollaro e dalla reale risalita di Wti e Brent sopra soglie significative (60-70 dollari)».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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