Le proroghe sono finite: salasso bollo auto. Chi rischia

Eliminate le agevolazioni previste dal governo nel 2020 e nel 2021 per contrastare gli effetti economici nefasti della pandemia

Le proroghe sono finite: salasso bollo auto. Chi rischia

I proprietari di veicoli in Italia tra dieci giorni saranno alle prese con la prima scadenza del 2022 del bollo auto. Entro il 31 gennaio si dovrà pagare la tassa automobilistica datata dicembre 2021 e questa volta non ci sarà nessuna proroga che verrà in soccorso dei contribuenti. Gli aiuti garantiti dal governo nel 2020 e nell’anno appena trascorso, per contrastare gli effetti economici nefasti della pandemia da Covid-19, come riporta Il Messaggero, sono stati aboliti e, quindi, non ci sono più scorciatoie. È indispensabile saldare il bollo auto nei tempi previsti per evitare di incorrere in spiacevoli sanzioni.

Qual è l’importo da versare per la tassa automobilistica

Calcolare la somma da versare per il bollo auto non è semplice, poiché l’importo varia a seconda di alcuni parametri: la classe ambientale e la potenza del motore. Il sistema di pagamento, in ogni caso, tede a penalizzare i veicoli inquinanti e favorisce i mezzi ecologici. Si passa dai 3 euro a Kilowatt fino a 100 e dai 4,5 euro per vetture superiori al 100 Kilowatt (veicoli euro 0) ai 2,58 euro e 3,87 euro (veicoli da euro 4 a euro 6). Per avere l’importo preciso della tassa automobilistica da pagare, l’utente può utilizzare il sito dell’Aci che calcola automaticamente il bollo auto inserendo i dati richiesti.

Le procedure da seguire per effettuare il versamento

Sono diversi i modi per pagare il bollo auto. Innanzitutto, si può usufruire di pagoPA, il sistema informatizzato della Pubblica amministrazione. I versamenti si possono effettuare anche con bonifico bancario online e presso gli uffici di Poste italiane, i punti vendita Sisal e Lottomatica. Altri sistemi sono il servizio pagoBollo del sito Aci e l’app Io. Infine, in alcune regioni, è prevista la domiciliazione bancaria.

Chi non paga il bollo auto

Ci sono alcune vetture che pagano meno o, addirittura, sono esentate dal versare la tassa automobilistica. I veicoli e i ciclomotori che hanno più di venti anni, ma non oltre i trent’anni, e sono considerate di interesse storico usufruiscono di uno sconto del 50%.

Le automobili ibride ed elettriche immatricolate nel 2019 hanno l’esenzione totale per tre o cinque anni (a seconda della regione di residenza), così come non pagano il bollo i mezzi che trasportano i disabili.

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