Economia

Bonus casa, così scatteranno subito i controlli

C'è grande apprensione tra i costruttori, che temono un "effetto boomerang" sull'intero comparto

Bonus casa, così scatteranno subito i controlli

Come già anticipato, nonostante che resti nero su bianco nel testo della legge di Bilancio atteso in Senato, il tetto Isee di 25mila euro dovrebbe non essere più vincolante per la proroga del Superbonus relativa alle abitazioni unifamiliari.

Piuttosto che un tetto reddituale-patrimoniale si sta pensando di inserire come conditio sine qua non un limite di tipo cronologico. L'agevolazione sarà ancora valida per le villette senza vincolo Isee sono nel caso in cui il contribuente riesca a presentare entro il 1° marzo la comunicazione di inizio lavori (Cila), oppure a raggiungere almeno il 60% dei lavori entro i primi sei mesi dell'anno. Tra le ipotesi che, secondo Il Sole 24 Ore, sarebbero al vaglio, anche quella di rendere meno stringente questo limite, abbassando la percentuale dal 60 al 30.

Ciò non significa, tuttavia, che le divergenze di carattere politico siano superate, dato che i partiti che sostengono l'ex governatore della Banca centrale europea avrebbero voluto mantenere il limite Isee da 25mila euro per agevolare solo i ceti meno abbienti. La scelta sarebbe pertanto arrivata dai cosiddetti "piani alti". Il testo, quantomeno in teoria, dovrebbe essere oggetto di nuova esposizione e di un'informativa atta ad informare le forze politiche sulle modifiche apportate rispetto alla data dell'approvazione formale, che resta quella del 28 ottobre.

Meno complesso, almeno in apparenza, lo studio dell'ennesimo decreto legge per istituire una griglia di verifiche preventive con lo scopo dichiarato di limitare gli abusi su sconto in fattura e cessione del credito nei bonus edilizi. Secondo il presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili Gabriele Buia, che cita Agenzia delle entrate, le evasioni sarebbero pari ad 800 milioni di euro. "In merito alla possibilità di un provvedimento d'urgenza per i controlli, sarebbe necessario un intervento il prima possibile", ha dichiarato il viceministro Castelli. "Per ora sono in funzione i pacchetti di misure con l'Agenzia delle entrate sulla raccolta delle anomalie preventive e sugli alert dei codici identificativi, ma si dovrebbe ragionare in termini penali anche in tema di soggetti abilitati e abilitanti".

Stando a Il Sole 24 Ore, il comparto tecnico del Mef sarebbe al lavoro per studiare un modo di incrociare i dati sulle fatture con quelli dei flussi bancari degli operatori e contenere il problema delle frodi, che mette in allarme anche i costruttori. Negli ultimi sei mesi, ha spiegato il presidente dell'Ance"si sono iscritte alle Camere di commercio 6mila imprese" con i codici Ateco dei costruttori. Un'ampia parte di questi nuovi soggetti segue la grande opportunità economica ed è interessata più a mettere le mani sugli incentivi che alla qualità dei lavori.

Per osteggiare tale fenomeno, dichiara Buia, "occorrono prezziari di riferimento per tutti gli incentivi, come già accade per il superbonus, e gli interventi devono essere eseguiti da imprese qualificate".

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