Economia

C'è l'asse Enel-Tim sui contatori

Prove tecniche di accordo tra Enel e Tim. Le due società partono dalla teletrasmissione. Tim metterà a disposizione di Enel la rete mobile per trasmettere i dati sui consumi dei contatori di elettricità. La telelettura è già una realtà ma Enel ha deciso di cambiare la modalità di trasmissione dalla rete voce a quella dati. In pratica, con il nuovo sistema, Enel diventerà un operatore mobile virtuale, usufruendo così di tariffe particolari. In cambio dovrà fare investimenti per gestire le sim che saranno poste non direttamente nei contatori ma nei «concentratori», ossia negli snodi della centrale di rete, da cui faranno partire il segnale di lettura dei singoli contatori. In totale si tratta di circa 33 milioni di contatori-concentratori che saranno messi in rete. Enel risparmierà sulle letture e Tim ha acquistato un cliente. Nella gara, infatti, ha battuto altri operatori, Vodafone e sopratutto Wind, che era incaricata della telelettura delle sim voce. Ovvio che il contratto tra Enel e Wind era un retaggio del passato. Di quando cioè lo stesso operatore mobile era di proprietà di Enel. Ma le perdite cospicue hanno convinto la società elettrica alla cessione. Wind passò così al finanziere egiziano Naguib Sawiris che l'ha poi venduto ai russi di Wimpelcom.La mossa di Enel e Tim dovrebbe comunque portare a una stretta anche per la realizzazione della rete in fibra ottica: prove tecniche in questo senso sarebbero già in corso. Enel però è cauta: le discussioni tra le due aziende sarebbero ancora in fase embrionale in attesa di decisioni da parte della Cdp, e del governo Renzi. Tornando a Wind la società, come detto più volte, sta procedendo verso la fusione con «3» che dovrebbe concretizzarsi nella prima metà di agosto, una volta chiariti alcuni punti come la governance e la necessità o meno di capitale fresco: la struttura finanziaria della transazione potrebbe prevedere un aumento di capitale da 2 miliardi di euro. Vimpelcom e Hutchison Whampoa dovrebbero comunque avere la stessa quota mentre la nuova società potrebbe dover vendere alcuni asset come le torri di trasmissione, al fine di rispettare i problemi antitrust. Quanto alla divisione di rete fissa, ossia Infostrada, non sarebbe posta in vendita da Wind in quanto è ritenuta strategica. Il 6 agosto, quando Vimpelcom presenterà i risultati, si potrà sapere qualcosa di più. Giovedì ci sarà anche il cda di Telecom con i dati semestrali, dove si riuscirà a capire se la società è riuscita ad arrestare la caduta dei ricavi.

E, in settimana potrebbe anche essere siglato l'accordo con Mediaset per la diffusione dei contenuti.

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