La Ferrari starebbe pensando di trasferire la residenza fiscale all’estero. L'indiscrezione è stata rivelata dall'agenzia Bloomberg secondo cui l'azienda del Cavallino starebbero valutando diverse opzioni, inclusa la possibilità di tenere la sede in Italia.
In queste ore Sergio Marchionne sta incontrando i banchieri Usa per illustrate i vantaggi del bond Fca da 2,5 miliardi di dollari che verrà emesso entro fine anno. Da Maranello non smentiscono l'ipotesi, ma ammettono che quella del trasferimento della sede fiscale è un'ipotesi. Una decisione - assicurano - verrà presa solo nei prossimi mesi, alla vigilia dello spin off tra Ferrari e Fca. Pare però che anche per la Rossa - come già accaduto da Cnh e Fca - possa esserci una quotazione in Usa, una sede legale in Olanda e una fiscale in Inghilterra.
"Mentre il Presidente del consiglio Renzi abbassa i diritti dei lavoratori per attrarre investimenti stranieri che non si vedono, nel nostro Paese gli ex grandi imprenditori con uno dei sui sponsor, l’uomo di Detroit Sergio Marchionne, appena arrivato alla guida del Cavallino pensa subito a non pagare le tasse per la Ferrari in Italia", denunca il responsabile lavoro di Sel, Giorgio Airaudo, "Un bel paradosso che andrebbe risolto anche in sede Ue. Ma la Ue a trazione Junker è forte con i deboli e debole con i forti soprattutto se sono multinazionali. Forse Renzi avrebbe dovuto chiedere agli ex Fiat qualche impegno per 538em;">l’Italia visto che gli italiani hanno fatto grande con il loro ingegno e il loro lavoro la Ferrari e l’auto italiana, non solo farsi blandire e uccellare dall’amico americano".
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