Economia

"Chiudere Equitalia? È inutile" I dati certificano il flop di Renzi

Le tasse non calano, vivere da soli diventa sempre più difficile e gli italiani si sentono più poveri. Si taglia dove si può. Anche tornando da mamma e papà

"Chiudere Equitalia? È inutile" I dati certificano il flop di Renzi

Vivere da soli diventa sempre più difficile: aumentano le spese, aumenta l'affitto, il mutuo si fa insostenibile. Ma non solo: le tasse non calano e chiudere Equitalia è stato inutile. La soluzione? Tagliare dove si può, anche rinunciando all'animale in casa o alla propria indipendenza.

È la fotografia che l'Eurispes ha scattato agli italiani e secondo cui il 48,3% delle famiglie non riesce ad arrivare alla fine del mese e il 44,9% per arrivarvi sono costrette a utilizzare i propri risparmi. Risparmi che riesce a mettere da parte soltanto una famiglia su quattro.

"Le rate del mutuo per la casa sono un problema nel 28,5% dei casi, mentre per il 42,1% di chi è in affitto lo è pagare il canone", scrive l'Eurispes, "Il 25,6% delle famiglie ha inoltre difficoltà a far fronte alle spese mediche. Molti hanno dovuto mettere in atto strategie anti-crisi come tornare a casa dai genitori (13,8%), farsi aiutare da loro economicamente (32,6%) o nella cura dei figli per non dover pagare nidi privati o baby sitter (23%)".

Che fine ha fatto quel Paese in ripresa che andava dipingendo solo pochi mesi fa Matteo Renzi? Di certo la percezione degli italiani ha toni ben più foschi. La maggior parte dei cittadini (62,5%) è infatti convinta che le tasse non sianos state abbassate nell'ultimo periodo. E anzi, il 44,6% dei cittadini è sicuro che l'annunciata chiusura di Equitalia e l'eliminazione, dai calcoli del debito, degli interessi non miglioreranno la situazione per cittadini ed imprese in difficoltà economiche, mentre solo il 32,8% è convinto che questi interventi potranno essere risolutivi.

Anche la riduzione del canone Rai non convince gli italiani: il 51% si è detto convinto che sia stato diminuito, contro il 49% che ha risposto negativamente. Sull'abolizione della Tasi-Imu (sulla prima casa) il "sì" prevale con un rapporto di circa 60/40. Per quel che riguarda la diminuzione della tassazione sui terreni agricoli, a prevalere è il "no", nella misura del 63,4% (contro il 36,4% di chi è convinto sia diminuita).

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