La Consob: per Edison Edf deve pagare di più

Edf deve pagare di più per ottenere il pieno controllo di Edison nell’ambito dello spezzatino del gruppo concordato con Delmi e quindi con le municipalizzate guidate da A2a e Iren.
A stabilirlo è stata la Consob, che ieri ha rimarcato come il prezzo che Parigi sarebbe pronto a riconoscere agli azionisti di minoranza (0,84 euro) con l’Opa non è adeguato e va ritoccato a un valore medio di 0,89 euro. In particolare secondo la Commissione, che ha risposto al quesito posto dalla stessa Edf, il valore fissato dai francesi non è rappresentativo del prezzo effettivo convenuto tra le parti.
L’indicazione è invece per un prezzo compreso tra 0,84 e 0,95 euro, il cui valore medio - scrive l’Authority - «può rappresentare un utile punto di riferimento per esprimere un equilibrio tra gli interessi delle due parti» ai sensi del Testo Unico. Il valore medio della forchetta è 0,89 euro.
Edf è tenuta all’obbligo di Opa a seguito dell’acquisizione del controllo di Edison conseguente al riassetto del gruppo energertico concordato con Delmi, che porterebbe i francesi a detenere il 61,28% della società. Al perfezionamento dell’accordo il prezzo dell’Opa è stato individuato da Edf in 0,84 euro, indicato come il prezzo più elevato pagato da Parigi per l’acquisto di azioni Edison, ricorda la Commissione.
Esaminate le perizie dell’operazione, Consob ha tuttavia ora ritenuto che il prezzo di 0,84 euro non costituisca il valore effettivo convenuto tra le parti, perché rappresenta soltanto una parte di un’operazione più complessa, che genera meccanismi compensativi da tenere in considerazione.

Questo, in particolare, con riguardo al valore attribuito ad Edipower nell’operazione di riassetto, che è significativamente inferiore al valore attribuitole in precedenti valutazioni della stessa Edison, e alle valutazioni contenute nelle perizie predisposte su incarico di Delmi, che portano a un valore di Edison pari a 0,95 euro.