Controlli fiscali, nel mirino chi ha chiesto i contributi a fondo perduto

Scattano le verifiche dell'Agenzia delle Entrate. Ecco tutti i controlli sui titolari di Partita Iva

Controlli fiscali, nel mirino chi ha chiesto i contributi a fondo perduto

Sta per partire una nuova tornata di controlli dell’Agenzia delle Entrate sulle partite IVA, e nel mirino ci sono i contributi a fondo perduto erogati nel 2021. Lo scorso anno è stato caratterizzato da una produzione costante di decreti emergenziali, sia per gestire la chiusura delle attività commerciali, sia per garantire un sostegno economico.

La pandemia, che nel frattempo va avanti ormai da due anni, ha messo in difficoltà sia le famiglie che le imprese. Per questo motivo, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria l’obiettivo principale è stato erogare i contributi a fondo perduto il più in fretta possibile.

I finanziamenti a fondo perduto sono stati erogati, in linea di massima, seguendo il criterio del calo di fatturato; mentre per il contributo perequativo sono serviti i parametri del bilancio d’esercizio. Per alcuni dei contributi a fondo perduto i richiedenti hanno potuto scegliere la modalità di erogazione: accanto al tipico bonifico sul conto corrente, c’era la possibilità di ricevere il bonus come credito d’imposta.

La rapidità dei pagamenti è stata fondamentale, ma per essere veloci nelle erogazioni non sono state fatte verifiche approfondite. Il momento dei controlli sulle partite IVA, però, è arrivato, e l’ha annunciato il direttore dell’Agenzia delle entrate durante il convegno Telefisco del 27 gennaio.

È tutto pronto per gli accertamenti: il direttore Ruffini ha dichiarato che l’Amministrazione finanziaria sta mettendo in campo tutti gli strumenti che ha a disposizione per analizzare gli accrediti fatti.

Chi ha ottenuto il contributi a fondo perduto senza averne i requisiti va incontro non solo alla restituzione degli importi non spettanti, ma anche alla sanzione.

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