Guida auto

Occhio alla ricevuta del bollo auto: cosa fare

L'automobilista ha a sua disposizione una serie di soluzioni per dimostrare l'avvenuto versamento

Occhio alla ricevuta del bollo auto: cosa fare in caso di smarrimento

Cosa fare in caso di smarrimento del tagliando che certifica l'avvenuto pagamento del bollo auto? Esiste per l'automobilista la possibilità di dimostrare di essere perfettamente in regola anche in assenza della ricevuta?

La tassa, una delle più contestate dai contribuenti italiani, deve essere per legge versata da tutti coloro che, entro il termine ultimo di scadenza previsto, risultano essere i legittimi proprietari di un veicolo iscritto al Pra, il Pubblico registro automobilistico.

Oltre questi casi, il pagamento del bollo auto è obbligatorio anche per le autovetture in leasing oppure per quelle a noleggio a lungo termine, come espressamente indicato sul portale dell'Agenzia delle entrate. In caso di veicoli con contratto in leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, infatti, sono tenuti a versare l'imposta tutti i contribuenti che, entro il termine ultimo di pagamento, "risultano al Pubblico registro automobilistico essere rispettivamente utilizzatori, usufruttuari o acquirenti con patto di riservato dominio del veicolo".

Allo stesso modo, partendo dal 2020, in caso di autovettura con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente, devono obbligatoriamente pagare il bollo tutti coloro i quali "alla scadenza del termine utile per il pagamento risultano essere utilizzatori del veicolo stesso".

Smarrimento della ricevuta

Nel caso in cui si sia certi di aver effettuato il versamento entro e non oltre i tempi previsti, è possibile dimostrarlo pur non essendo più in possesso del tagliando cartaceo. Una situazione, quella dello smarrimento della ricevuta, che si verifica con maggior frequenza a chi ha una macchina di proprietà. Nei casi di leasing o noleggio a lungo termine, infatti, sono le stesse società che si occupano della cessione del mezzo ad occuparsi di addebitare il pagamento direttamente sul conto dell'utilizzatore dell'autovettura.

Restano a disposizione del contribuente numerose vie da percorrere per chiarire l'avvenuto pagamento. Innanzitutto tramite il sito dell'Aci, nel quale si può verificare l'esistenza di eventuali pendenze con una funzione dedicata. Anche i servizi messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate, pur se non per tutte le regioni d'Italia, forniscono eventualmente prova dell'avvenuto versamento.

Come ultima soluzione, ci si può recare di persona agli sportelli della Regione di appartenenza competenti in materia oppure presso le agenzie automobilistiche operanti nel proprio Comune o presso gli uffici dell'Aci.

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