De Agostini compra "L'Isola" da Geldof

L'1,3% in Generali frutta 16 milioni di dividendi

De Agostini compra "L'Isola" da Geldof

De Agostini compra Castaway, società che detiene i diritti di Survivor, ovvero L'Isola dei Famosi trasmessa anche da Canale 5, e benedice quell'1,3% detenuto in Generali in carico a 11,63 euro (oggi il titolo del Leone vale 15,1 euro). La partecipazione in Generali, secondo quanto spiegato da Paolo Ceretti direttore generale del gruppo nel corso della presentazione dei dati 2016, ha infatti portato in dote 16 milioni di dividendi sui 90 confluiti nella capogruppo dalle partecipate dell'impero Boroli-Drago, che conta su un capitale investito di 12,5 miliardi di euro in attività che spaziano dai giochi, alla finanza fino all'editoria.

L'editoria ha ormai un peso marginale nel gruppo (rappresenta il 3% del «Nav», valore netto delle attività). La parte del leone per De Agostini è nell'ambito dei giochi, in cui il gruppo opera tramite il 51% di Igt che vale il 66% del Nav e nei media (16% del Nav), dove appunto è stata appena chiusa l'acquisizione di Cast Away dai tre blasonati proprietari Bob Geldof, Lord Waheed Alli e Charlie Parsons. A comprare, attraverso un'emissione obbligazionaria di 365 milioni, è stata la controllata francese Bernijay Group, partecipata anche da Vivendi (26%) e dalla Lov Group di Stéphane Courbit.

De Agostini ha chiuso l'esercizio con un giro d'affari di 5,193 miliardi (+6% sul 2015), un margine operativo lordo di 1,584 miliardi (+6%), un utile netto di 273 milioni e un debito netto di 8 miliardi. «Nei prossimi mesi cercheremo di beneficiare dell'attuale scenario dei tassi attraverso operazioni di rifinanziamento», precisa Ceretti. Quanto alle prospettive per il 2017, l'anno è all'insegna del «consolidamento». «Siamo un gruppo sempre più internazionale e diversificato. Per Igt, ci concentreremo sulla diminuzione del debito e parteciperemo a operazioni che si stanno aprendo in Grecia e Brasile», spiega il manager.

Nell'ambito finanziario, DeA Capital, controllata al 58%, svilupperà le attività nel segmento degli npl (crediti incagliati) e la valorizzazione degli investimenti di private equity. Entro 18 mesi è prevista la vendita del 5% di Migors e l'uscita dalla Turchia.

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