Dl Clima, subito rottamazione auto ma stop a incentivi sui prodotti sfusi

Novità nel dl "Clima" con il bonus mobilità che parte già nel 2019 con 5 milioni per poi salire a 100 per ciascuno degli anni 2020 e 2021. Stop alle detrazione per gli scuolabus green

Dl Clima, subito rottamazione auto ma stop a incentivi sui prodotti sfusi

Diverse novità nell'ultima bozza del dl “Clima”. Il nuovo testo diventa più snello e lascia aperte alcuni punti da verificare con i ministeri di competenza, in particolare con quello dell’Economia e delle Infrastrutture.

Oltre allo spazio che alcune disposizioni dovranno trovare nella prossima Legge di Bilancio. Il "bonus mobilità" per rottamare le vecchie auto e dotarsi di un abbonamento ai mezzi pubblici scende a 1500 euro, rispetto ai 2000 previsti in precedenza, ma scatta già da quest’anno, con una prima dotazione di 5 milioni.

Secondo la bozza, il “Fondo buono mobilità'' potrà contare su 100 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021. Il sostegno è riservato "ai residenti nei Comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria che rottamano, entro il 31 dicembre 2021, autovetture omologate fino alla classe Euro 4" e potrà essere utilizzato entro tre anni "per l'acquisto, anche a favore di un convivente, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e di altri servizi nonché per l'abbonamento a sharing mobility con veicoli elettrici o a emissioni ridotte".

Il “buono mobilità” non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini dell'Isee. Le condizioni e le modalità saranno definite "entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore" del decreto.

Nella bozza resta, inoltre, il fondo da 10 milioni l'anno per il biennio 2020-21, a valere sulle risorse del ministero dell'Ambiente, per incentivare il servizio di scuolabus a ridotte emissioni per gli asili, le scuole elementari e le medie, sia comunali che statali, delle città su cui grava la procedura di infrazione Ue sulla qualità dell'aria. Eliminata, invece, la detrazione per le famiglie da 250 euro per le spese sostenute.

Sparisce nella bozza del dl anche il taglio graduale ai sussidi ambientalmente dannosi, del peso di circa 17 miliardi, come l'incentivo per i prodotti sfusi venduti "alla spina".

Nel testo vi sono disposizioni volte per il rimboschimento con un budget di 15 milioni e l'istituzione del titolo di "Città verde d'Italia" da conferire a tre diversi centri urbani italiani (9 milioni in tre anni) per progetti cantierabili.

Presenti nel dl "Clima" anche il potenziamento della Via e l'introduzione dell'Impatto ambientale della regolamentazione e la velocizzazione della pianificazione di emergenza per gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti e i commissari unici.

Resta la norma "End of waste" e il sostegno alla ricerca in questi ambiti.

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha specificato in una nota di non aver diramato alcun nuovo testo ma che, come ha più volte spiegato, “la situazione e i contenuti normativi sono in costante evoluzione grazie alla proficua concertazione con altri ministeri".

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