Non arrivano buone notizia per l'economia, che nei prossimi anni dovrà fare i conti con previsioni nefaste sia per quanto riguarda il 2020 che il 2021.
Come ha sottolineato Il Corriere della Sera, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico non ritiene che nel 2021 possa esserci una "decisiva ripresa", dopo un 2020 piatto e privo di sussulti positivi. Stando ai dati diffusi dall'Ocse, l'anno prossimo la crescita globale si attesterà intorno al 2,9%, per poi salire di pochissimo, fino al 3%, nel giro di 12 mesi. L'Europa resterà sotto la media: nel 2020 l'Italia si accontenterà intorno allo 0,4%, facendo segnare un +0,2% rispetto all'anno in corso. In calo Francia e Germania, che dovrebbero passare rispettivamente dall'1,3% e lo 0,6% all'1,2% e lo 0,4%.
Insomma, se non siamo di fronte a una delusione poco ci manca. La colpa, se vogliamo usare questo termine, è delle varie tensioni commerciali che paralizzano gli investimenti e danneggiano gli affari. Su tutti i dissidi in campo, il più importante è senza ombra di dubbio quello tra Stati Uniti e Cina.
Eventi inattesi
In ogni caso, le previsioni nefaste possono essere smentite nel caso in cui dovesse verificarsi un evento inaspettato, capace di modificare lo scenario esistente. Non importa se questo evento sarà positivo o negativo, perché il suo obiettivo sarà solo e soltanto quello di cambiare le carte in tavola. Gli economisti parlano di “cigno nero” per riferirsi a eventi rari e imprevisti capaci di provocare effetti rilevanti giudicati prevedibili a posteriori.
Nel frattempo Saxo Bank, una banca d'investimenti, ha sottolineato nell'ambito di una ricerca i 10 scenari inaspettati che potrebbero destabilizzare l'economia globale nel corso del prossimo anno. Ci sono tre eventi che meritano particolare attenzione e, per gli esperti, basterebbe che l'anno prossimo se ne concretizzasse anche solo uno per cambiare ogni previsione sull'economia.
Il primo si riferisce a “Lagarde aumenta i tassi di interesse”. In tal caso Christine Lagarde, nuova guida della Bce, potrebbe aumentare i tassi in vista del 2020. Secondo Saxo Bank “questo primo aumento sarebbe seguito da un altro e porterebbe rapidamente i tassi d'interesse da zero a leggermente positivi prima della fine dell'anno”. L'aumento dei tassi ”eviterebbe che tassi bassi o negativi possano incidere sulla redditività delle banche” e, inoltre, spingerebbe i governi a occuparsi in prima battuta della propria politica monetaria. In altre parole, il mercato potrebbe reagire positivamente di fronte all'aumento dei tassi.
L'altro evento degno di nota corrisponde all'eventualità in cui gli Stati Uniti di Trump optassero per introdurre la American first tax, che pesa per il 25% sui prodotti importati in territorio americano.
Il terzo e ultimo evento riguarda l'ipotesi in cui “L'Ungheria esce dall'Unione Europea”. Budapest non ha mai avuto un buon rapporto con Bruxelles, e non è da escludere che molto presto possa davvero salutare l'Ue, proprio come il Regno Unito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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