Fiat, l'Europa ad Altavilla È rivoluzione in Industrial

Sergio Marchionne riorganizza da cima a fondo Fiat Industrial e nomina Alfredo Altavilla alla guida delle attività Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) di Fiat Spa al posto di Gianni Coda, il quale esce dal gruppo, dopo 33 anni di servizio, per raggiunti limiti di età. L'avvicendamento dei due manager, anticipato qualche settimana fa dal Giornale, di fatto pone Altavilla nel ruolo di numero due del gruppo automobilistico. La sua poltrona di amministratore delegato, di Iveco, è stata assegnata ad interim ad Andrea Klauser, il capo Emea di Fiat Industrial, in attesa che sia nominato il nuovo ad (se ne dovrebbe parlare nel 2013).
Il passaggio di Altavilla dai camion alle auto (ma continuerà anche a coordinare lo sviluppo del business di Fiat nel mondo), con il supporto di Marchionne, sempre più attento all'evoluzione del mercato europeo, fa ora pensare a una possibile accelerazione sul fronte della ricerca di un ulteriore partner. E in questo Altavilla farà valere tutta la sua esperienza nell'ambito delle alleanze.
È da vedere, comunque, quale strategia il «delfino» di Marchionne adotterà per risollevare le vendite del gruppo nel mercato europeo e quale messaggio trasmetterà ai manager a valle. Sempre in tema auto, inoltre, sono attesi sviluppi a proposito della disputa legale sul meccanismo del calcolo del prezzo che Fiat dovrebbe pagare al fondo americano Veba per rilevare un ulteriore 16% (del restante 41,5%) di Chrysler. Il Lingotto ha offerto, per il 3,3%, 139,7 milioni di dollari. Sulla questione si deve pronunciare il tribunale del Delaware a cui Fiat, proprio ieri, ha presentato una memoria.
Rivoluzione, invece, in Fiat Industrial allo scopo di preparare al meglio la fusione con Cnh, una volta che saranno risolti i problemi con gli amministratore indipendenti. Anche Fiat Industrial, in pratica, ha ora il suo Gec (Group executive council) e, sulla falsariga di quanto era stato deciso per Fiat, la società viene divisa in quattro regioni, ai cui vertici ci saranno altrettanti chief operating officer. Il coo del gruppo è stato identificato in Rich Tobin, il quale continuerà a essere presidente e ceo di Cnh Global.


Il Gec è il più alto organismo decisionale dopo il da; ha la supervisione dell'andamento dei business, definisce gli obiettivi, le decisioni strategiche e gli investimenti del gruppo, l'allocazione dei capitali e la condivisione delle best practice, nonché lo sviluppo delle risorse.
I capi che ne fanno parte sono lo stesso Tobin (Nafta), Klauser (Emea), Marco Mazzù (America Latina), Franco Fusignani (Asia-Pacifico) e Giovanni Bartoli (Powertrain).

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