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Fincantieri rilancia su difesa e crociere

Il titolo sbanda in Borsa (-4,3%). Folgiero: Margini su fino al 5%

Fincantieri rilancia su difesa e crociere

Difesa e shipping saranno i driver di Fincantieri nei prossimi anni. Aspettando il piano industriale 2023-2027, rinviato di un mese dopo la diffusione di conti 2022 a luci e ombre, l'ad Pierroberto Folgiero tenta di rassicurare il mercato sulle prospettive della società ieri colpita dalle vendite in Borsa: -4,31% a 0,56 euro. Dal Medio Oriente al Sud Est asiatico, Fincantieri vede buone prospettive per l'export nel settore difesa. «Abbiamo un set di programmi per diverse marine in diversi Paesi». Inoltre, nel middle east, «la commessa in Qatar che stiamo portando avanti è un ottimo biglietto da visita, perché stiamo consegnando le navi del programma nei tempi e secondo i costi previsti» e perchè «offriamo al cliente tutta l'assistenza post vendita», sottolinea Folgiero.

La società guarda poi all'Arabia Saudita, paese che «investirà molto nella regionalizzazione del business e noi siamo l'unico costruttore in grado di essere vicino ai clienti in loco». Qui, Fincantieri «prepara il terreno sul mercato anche se l'acquisizione di ordini non necessariamente arriverà nell'immediato». Inoltre, aggiunge, «abbiamo buone credenziali anche in America Latina».

Da mitigare, nel frattempo, sono debito e margini con una certezza: «Non avremo bisogno di aumenti di capitale», assicura l'ad. Da monitorare, poi, l'alleanza con Leonardo che potrebbe aiutare le commesse, soprattutto sul fronte militare. Il tutto, investendo nella trasformazione green del gruppo che a Monfalcone ha varato "Sun Princess", la prima di due navi da crociera a gas naturale liquefatto per Princess Cruises.

Al netto di un altro deterioramento dello scenario macro e di altre conseguenze imprevedibili, quest'anno «prevediamo di mantenere la produzione a pieno ritmo, i ricavi in linea con il 2022 e i margini in miglioramento fino al 5%», ha concluso Folgiero.

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