Complice la crisi gli italiani dicono addio al telefono fisso che comporta, lo ricordiamo, un canone mensile pari 16,64 euro, ossia 33, 28 euro ogni due mesi. E dato che ormai le offerte per sostituire le linee fisse con una mobile non mancano anche sul fronte del collegamento a Internet, ecco che addirittura mezzo milione di italiani hanno rinunciato al telefono di casa nei primi nove mesi dell'anno.
Le rilevazioni sono quelle dell'Osservatorio trimestrale sulle tlc dell'Agcom. A fare le spese della riduzione di abbonamenti al telefono fisso è stato soprattutto l'ex monopolista: la quota di Telecom nel fisso, negli ultimi 12 mesi, si è ulteriormente ridotta di 1,4 punti percentuali, collocandosi al 65,8% (contro il 67,2% al settembre 2011). Tra gli altri operatori è rimasta sostanzialmente stabile Vodafone, mentre Wind ha consolidato la propria quota di mercato su base annua (+0,7%), con un lieve arretramento invece (-0,1%) rispetto allo scorso giugno. Fastweb, sottolinea l'Autorità, è stato invece l'unico operatore a guadagnare quote di mercato sia su base annuale (+0,8%) sia su base trimestrale (+0,2%). Se chiamare dal fisso non si usa più, schizza invece il traffico dati: +32% rispetto al 2011.In aumento anche quello mobile esploso grazie al successo di smartphone e tablet. A settembre, le sim che hanno effettuato traffico dati hanno superato i 22 milioni (+15,1% rispetto al 2011), mentre da inizio anno è cresciuto del 31,7 per cento.
E anche le «connect card», ossia le chiavette sono ormai circa 6,7 milioni (+11,0% rispetto al 2011), con una crescita di circa 200mila unità rispetto a giugno. Del resto si sa che il futuro della rete fissa, come più volte spiegato dal presidente di Telecom, Franco Bernabè (nella foto), è il collegamento a banda ultralarga, quello che consentirà una velocità di navigazione di 100 Mb, molto più dunque dei circa 7Mb disponibili attualmente su gran parte della rete fissa.
Per la realizzazione della rete Ngn, (New generation network) ci sono due scuole di pensiero: quella di Telecom FttCab (con l'utilizzo finale della rete in rame esistente) e quella di Metroweb Ftth (che porta la fibra fin dentro casa). Ieri, la società controllata da F2i, ha ufficializzato l'aumento da 55 milioni di euro per il potenziamento della rete milanese destinata a Vodafone e Wind.
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