Fs, gli Intercity mettono la Freccia

Paolo Stefanato

Tre settimane fa è stato consegnato alle Ferrovie dello Stato il 50mo Frecciarossa 1000, l'ultimo della commessa da 1,5 miliardi assegnata 7 fa al consorzio AnsaldoBreda (oggi Hitachi rail Italy) e Bombardier; molti lo considerano «il più bel treno ad alta velocità nel mondo», ha ricordato ieri l'ad di Trenitalia Barbara Morgante. Oggi il gruppo Fs è impegnato in altri importanti investimenti in tutto 5 miliardi nell'ammodernamento della flotta regionale. Due le gare. Una da 4 miliardi riguarda 300 treni a due piani di Hitachi e 150 a un piano di Alstom; la seconda, in fase di accordo quadro, riguarda 135 treni diesel per linee non elettrificate, soprattutto in Sicilia, Sardegna e Toscana.

Nei prossimi mesi è in programma un «road-show» delle stazioni italiane per presentare ai viaggiatori i pregi dei nuovi convogli, in consegna dal 2019. Il mondo del trasporto regionale è vastissimo: 6.500 treni e 1,5 milioni di passeggeri al giorno. Dei 600 milioni di passeggeri che ogni anno vengono trasportati sui treni di Fs/Trenitalia, «solo» 60 riguardano le frecce e la lunga percorrenza: tutto il resto serve le tratte brevi dei pendolari.

L'arrivo dell'ultimo Frecciarossa 1000 permette la riorganizzazione della flotta. I Frecciarossa sono saliti a 109 esemplari, un numero che permette il loro utilizzo anche su tratte finora servite da FrecciaBianca e Frecciargento, così che i convogli sostituiti (i Pendolini Alstom e Etr 500 del Consorzio Trevi) possono essere utilizzati sulla rete degli Intercity. Si tratta di un «upgrade» del servizio.

Ieri è stato presentato il nuovo orario estivo in vigore dall'11 giugno, che prevede un incremento dell'offerta e un marketing vivace: più corse dei Frecciarossa, servizi in molte località balneari e accordi con gli alberghi per il rimborso del biglietto se l'ospite arriva in treno. I numeri sono positivi: tra Milano e Roma il «core-business» di Trenitalia nei primi quattro mesi del 2017 i viaggiatori sono aumentati del 2%.