Economia

Gualtieri all'Eurogruppo per avere più flessibilità (e farsi dettare la manovra)

Il neo ministro dell'Economia debutta all'Eurogruppo. E incassa il sì alla flessibilità pure da Valdis Dombrovskis. Primi dettagli sulla manovra: peserà 17 miliardi per il 2020

Gualtieri all'Eurogruppo per avere più flessibilità (e farsi dettare la manovra)

Niente flat tax, ma intervento sul cunero fiscale. E - assicurano - niente aumento dell'Iva o patrimoniale mantenendo sia il bonus Renzi che Quota 100 (fino al 2021). E pure il reddito di cittadinanza. Per una manovra che peserà nel solo 2020 ben 17 miliardi.

Sono i primi dettagli delle mosse di Roberto Gualtieri, che oggi ha fatto il suo esordio da ministro dell'Economia all'Europgruppo di Helsinki. Prima dell'appuntamento Gualtieri ha avuto una serie di incontri. Dapprima con il ministro francese Bruno Le Maire e poi il tedesco Olaf Scholz con il quale è stato concordato l'impegno a chiudere, entro la prossima riunione dei ministri finanziari europei in ottobre l'accordo per la tassa sulle transazioni finanziari. Subito dopo è stata la volta di Valdis Dombrovskis, vice presidente della Commissione con delega sull'Economia. Infine Mario Centeno, presidente dell'Eurogruppo. Da tutti ha ottenuto attestati di stima e di fiducia e a tutti ha assicurato la volontà di rispettare le regole di bilancio, ricevendo aperure (anche dallo stesso Dombrovskis) sulla richieste di flessibilità.

A Helsinki è comunque apparso chiaro il cambiamento di clima nei confronti dell'Italia e più in generale della situazione economica dell'Europa, con un'accresciuta attenzione alla crescita e alla necessità di investire, e una pressione speciale nei confronti dei paesi che hanno margine di bilancio, quindi la Germania.

Il neo ministro italiano era molto atteso, diversi fra i suoi colleghi hanno espresso soddisfazione per avere a che fare con un governo "proeuropeo" anche se il ministro austriaco, Eduard Mueller, ha definito "interessante" la prospettiva di un negoziato "intraitaliano", quello dei prossimi mesi fra Roma e il neo commissario economico Paolo Gentiloni che sarà chiamato a fare le pulci ai conti pubblici italiani.

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