I re Mida più ricchi di 1.000 miliardi

È il guadagno 2017 dei 500 super-miliardari: il patrimonio totale a 5.300 miliardi

Rodolfo Parietti

Sono il polo positivo delle asimmetrie globali: se c'è chi vive con meno di un dollaro al giorno, loro hanno tanto, tutto, forse troppo. Portatori di fortune smisurate che solo per una pura questione aritmetica condividono con quanti hanno disponibilità personali per appena 770mila dollari l'appartenenza al club di quell'1% di popolazione che controlla la metà dell'intera ricchezza globale. Lo dicono i numeri, a cominciare dai 5.300 miliardi di dollari che costituiscono il patrimonio complessivo delle 500 persone più ricche al mondo in base al Bloomberg Billionaires Index. Sono i Creso del terzo millennio, abilissimi nel trasformare un'idea in un affare, ad anticipare o creare un nuovo trend di mercato. Al resto, ci pensano le Borse: è al florido momento dei mercati internazionali che è dovuto in massima parte l'incremento di 1.000 miliardi registrato quest'anno, il 23% in più rispetto al 2016, dai portafogli di questi paperoni 4.0.

È una graduatoria con facce note, da nove zeri, in cui Jeff Mr. Amazon Bezos troneggia al primo posto fino a quasi sfiorare i 100 miliardi. Negli ultimi 12 mesi, il re dell'ecommerce ha visto lievitare di 34,2 miliardi il proprio capitale, scalzando nell'ottobre scorso dalla cima della classifica Bill Gates, fermo a 91,3 miliardi. Va però detto che il fondatore di Microsoft ha deciso di devolvere in beneficenza buona parte del suo patrimonio, tramite la Bill&Melinda Gates Foundation. Un percorso seguito anche George Soros, che è costato al miliardario di origini ungheresi lo scivolamento al 195esimo posto (8 miliardi la sua fortuna personale), e prossimamente da Mark Zuckerberg. Il creatore di Facebook ha visto aumentare il proprio patrimonio di 22,6 miliardi (+45%), ma ha fatto sapere che venderà il 18% della propria quota nel social network per tenere fede alla promessa di dare in beneficienza la maggioranza della sua ricchezza (72,6 miliardi).

Se a far la parte del leone nel Bloomberg Billionaires Index sono ancora gli americani, con 159 miliardari in lista detentori di 2mila miliardi di capitale (+18% sul 2016), i paperoni cinesi si stanno facendo largo: sono 38, e hanno aggiunto in totale 177 miliardi, il 65% in più rispetto al 2016 e l'aumento maggiore tra i super-ricchi dei 49 Paesi in classifica, dove trovano collocazione anche 27 russi, che hanno aggiunto 29 miliardi a 275 miliardi. I miliardari dell'ex Celeste Impero stanno accrescendo le loro fortune in modo impetuoso. Hui Ka Yan, fondatore del China Evergrande Group, ha per esempio compiuto un salto del 350% rispetto allo scorso anno (+26 miliardi) che è secondo solo a quello fatto da Bezos. Ma Huateng , co-fondatrice del servizio di messaggistica Tencent Holdings, è invece diventata la seconda persona più ricca in Asia grazie al raddoppio del suo patrimonio personale (quasi 41 miliardi).

Non a tutti, però, il 2017 è andato bene.

Sono 58 i miliardari che hanno perso quattrini per un totale di 46 miliardi: tra questi ci sono il magnate francese delle telecomunicazioni Patrick Drahi (-39% a 6,3 miliardi) e il principe saudita Alwaleed Bin Talal (-1,9 miliardi a 17,8 miliardi) a causa dello scandalo corruzione che ha travolto il principe ereditario Mohammed bin Salman.

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