L'evasione delle tasse italiane da parte delle multinazionali non è lo sport preferito soltanto dei giganti del web. Questa volta a finire nel mirino delle autorità fiscali è Kering, il gruppo del lusso francese guidato da François-Henri Pinault. La società che controlla un marchio molto noto come Gucci, ma anche Yves Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Boucheron, Brioni e Pomellato, non avrebbe pagato tasse in Italia per ben 1,4 miliardi di euro. La società di beni di lusso, attraverso un comunicato, ha dichiarato che la cifra contestata corrisponde agli anni dal 2011 al 2017. Kering per ora non ha ammesso nulla, ma ha tenuto a far sapere che «non ha le informazioni necessarie per registrare una disposizione contabile specifica basata su una stima attendibile dell'esposizione fiscale». La società ha dichiarato di aver implementato un serio monitoraggio dei propri rischi fiscali e di avere adottato un approccio prudente nell'apprezzamento della propria esposizione.
Dopo l'indagine aperta dalle autorità fiscali a Milano nel 2017, a Kering è stato comunicato l'importo che sarebbe riferibile ai risultati per gli anni dal 2011 al 2017 di una controllata svizzera, Luxury Goods International (Lgi). In pratica Lgi, tra il 2009 e il 2016, avrebbe messo a bilancio utili per circa 7 miliardi di euro, pari a quasi il 70% dei profitti realizzati dall'intero gruppo Kering. Si tratta di una indagine che prende le mosse dal trasferimento in Svizzera del centro logistico e distributivo di Gucci. In questo modo gran parte dei profitti del gruppo vengono realizzati nel Canton Ticino, che garantisce all'azienda un trattamento fiscale molto più generoso di quello italiano. In Canton Ticino infatti le imposte si aggirano intorno all'8% degli utili contro il 30% che la società dovrebbe pagare in Italia. E questo nonostante la produzione di Gucci venga realizzata per lo più in Italia. Inoltre il centro logistico svizzero gestisce anche la distribuzione di altre griffe della scuderia Kering.
C'è l'italiana Bottega Veneta, poi le francesi Yves Saint Laurent e Balenciaga e le britanniche Alexander McQueen e Stella McCartney. Su tutte grava il sospetto di una maxi-evasione che prende le mosse dal lontano 2002. In totale, le tasse non pagate ammonterebbero, nell'arco di 15 anni, a circa 2,5 miliardi di euro.
La scorsa
settimana Kering ha deciso di ristrutturare il polo elvetico chiedendo ai 150 dipendenti di trasferirsi nelle sedi italiane tra Milano, Novara e Firenze. Di questi 122 hanno accettato dopo un accordo con i sindacati svizzeri.MC