Giorgetti e il buon padre di famiglia

Da due anni il ministro Giorgetti promuove un percorso lungimirante di risanamento per l'azienda Italia: vuole giocare la partita dei conti in ordine

Giorgetti e il buon padre di famiglia
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L'obiettivo dei conti in ordine è questione quotidiana nell'azienda famiglia. Che sia un agire soddisfacente dipende da come ci si comporta, dal controllo puntuale dell'evolversi della situazione secondo il grado di responsabilità di ciascuno dei componenti la casa. Operando con giudizio per mantenere il bilancio in equilibrio, l'azienda famiglia è maggiormente in grado di reggere l'urto con i fattori esterni. Insomma, l'azienda famiglia si muove con profitto quando non dimentica la lezione del sano realismo. Che è quella di non perdere la bussola cedendo alla tentazione degli eccessi che portano. L'azienda Italia si ispira allo stesso metodo virtuoso?

La storia insegna che quel metodo lo si è disatteso con straordinaria puntualità. Più che l'ordine, nell'azienda Italia ha prevalso il disordine dei conti. Fino a perderne del tutto il controllo. Il ministro dell'economia Giorgetti si trova nell'impervia condizione di promuovere un percorso di risanamento. Da un paio d'anni è impegnato a tenere la barca in galleggiamento in un quadro complessivo assai complicato. Va detto che la sfida dei conti in ordine non la si vince con misure tattiche, i palliativi non risolvono le criticità alla radice. Qualsiasi misura deve avere il respiro della riforma strutturale. Giorgetti sembrerebbe muoversi in questa direzione, sapendo che l'obiettivo dei conti in ordine appartiene proprio alla capacità di mettere in atto misure strutturali.

Solo con i conti in ordine è possibile attuare provvedimenti attesi da sempre, come ad esempio il taglio delle tasse sul lavoro. In questi giorni il ministro dell'Economia lo ha annunciato. Vuol dire che egli intende giocare da protagonista la partita dei conti in ordine. Da buon padre di famiglia.

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