Leonardo precipita: -21% E «brucia» 1,7 miliardi

Borsa, capitalizzazione a picco. Il conto del Tesoro arriva a -500 milioni. Pesa il caso elicotteri

Cinzia Meoni

Leonardo crolla in Borsa appesantito dall'allarme utili lanciato giovedì sera: -21% a 11,07 euro il titolo dopo diverse sospensioni al ribasso e scambi intensi (pari al 3,6% del capitale). In poche ore Leonardo ha «bruciato» 1,7 miliardi di capitalizzazione, per il Tesoro, primo socio con il 30,2% del big della Difesa, significa un contraccolpo potenziale da mezzo miliardo. A inizio seduta infatti la quota in capo al ministero dell'Economia sfiorava un valore teorico di 2,5 miliardi mentre al termine non raggiungeva i due. Ancora più salato per lo Stato è il bilancio da inizio mese: dieci giorni fa infatti la partecipazione superava i 2,62 miliardi.

«Nel 2017 Leonardo toccherà il fondo, dal 2018 comincerà la risalita», ha sostenuto l'ad Alessandro Profumo commentando i conti dei nove mesi chiusi con un utile netto in calo del 23% a 272 milioni e tagliando gli obiettivi di fine anno (il mol è atteso a 1,05-1,1 miliardi dagli iniziali 1,25-1,3) a causa del rallentamento della divisione elicotteri, di norma tra le più redditizie.

Mentre aumentava il pressing delle vendite in Borsa, gli analisti hanno quindi tagliato le proprie pagelle. Kepler Cheuvreux ha ridotto il target price a 15 da 18 euro, Intermonte a 14,5 da 17 euro, Banca Akros a 14,25 da 17 euro. Fino a gennaio, quando sarà presentato il nuovo piano industriale mancheranno, a giudizio degli analisti, motivi catalizzatori in grado di trainare il titolo. In controtendenza Moody's che ha giudicato «confortante» il fatto che Leonardo abbia confermato «gli obiettivi sulla generazione di cassa grazie al maggior flusso legato alla fornitura di Eurofighter al Kuwait e all'Elettronica di difesa». Quest'ultima, unita alla «strategia finanziaria prudente» di Leonardo porterà, a giudizio dell'agenzia di rating, a benefici sulla «riduzione del debito». Moody's conferma quindi l'outlook positivo.

Proprio ieri Leonardo ha comunque firmato un memorandum d'intesa con l'Istituto di Tecnologia militare della Thailandia che prevede un trasferimento di tecnologia e di capacità di manutenzione legato alla potenziale acquisizione di elicotteri AW101 da destinare

alle forze armate di Bangkok. Un accordo che - dice John Ponsonby, dg di Leonardo Elicotteri in Gran Bretagna - offre «enormi potenzialità per il rafforzamento del nostro business e della nostra partnership con il Paese».

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