L'Euro ha i mesi contati?

La direttrice del Fmi, Christine Lagarde chiede di andare avanti sul risanamento dei conti ma di puntare alla crescita: meno di tre mesi per salvare l'euro

L'Euro ha i mesi contati?

Il tempo stringe. E per Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale, di tempo per salvare l'euro ne rimane poco. Per questo motivo, l'economista francese, in una intervista alla Cnn, ha spronato le istituzioni europee a mettere in atto un'azione tempestiva che punti al risanamento dei conti, ma soprattutto alla crescita economica.

"Un'azione per salvare l'euro è necessaria in meno di tre mesi": queste le parole di Lagarde. Parole che possono essere considerate come una risposta al finanziere George Soros secondo il quale "le autorità europee hanno un margine di tre mesi per correggere i propri errori e invertire l'attuale inerzia".

Quello che è certo è che la direttrice del Fmi ha invitato i governi dell'Unione Europea a proseguire nel risanamento dei conti pubblici "gradualmente e in modo fermo". Il risanamento, ha spiegato la Lagarde, "non deve essere la stretta della cinghia di cui tutti stanno parlando".

In merito alla Grecia, la Lagarde ha chiesto un intervento contro l'evasione ("pagare le tasse è necessario per raddrizzare le sorti di un Paese, la Grecia come altri", ha detto) però non si è sbilanciata su una possibile uscita di Atene dalla moneta unica: "Sarà una questione di volontà politica".

Anche il numero due del Fondo monetario internazionale, David Lipton ha parlato della crisi economica. In particolare, Lipton ha spiegato che i fondi per la ricapitalizzazione delle banche spagnole sono "un importante passo ed eliminano dubbi e incertezze", ma "più generalmente l'Europa" ha bisogno di altri passi, visto che "molti Paesi dovrebbero perseguire il consolidamento fiscale".

Anche dalle parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano si capisce che il rischio che l'Ue si sfaldi non è poi così lontano. Intervenendo a un forum economico a Varsavia, il capo dello Stato ha dichiarato: "Al prossimo Consiglio Europeo servono sforzi congiunti perché sia un Vertice di svolta" nel quale si definisca "un impegno solidale per la difesa dell’euro e di sostegno ai Paesi che hanno maggiori problemi e un maggior peso di debito sovrano".

Inoltre Napolitano ha spronato i governi Ue a perseguire "energeticamente politiche di consolidamento fiscale e di stabilità finanziaria" le quali però devono camminare insieme "a politiche di rilancio della crescita".

Per il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso "serve un supervisore sovranazionale per le grandi banche dei 27 paesi dell'Unione Europea nell'ambito di una unione bancaria da mettere in atto entro l'anno prossimo".

Che il tempo sia poco, lo ha capito anche il Sole24Ore che oggi, in prima pagina titola a caratteri cubitali: "Schnell, Frau Merkel", cioè "Fai in fretta, signora Merkel". Il direttore del quotidiano di Confindustria, Roberto Napoletano, scrive senza fronzoli: "Signora Merkel, così non si può andare avanti. Non farà molta strada se continuerà ad essere indifferente alla rabbia dei greci, distante dall'orgoglio ferito degli spagnoli, dalle paure degli italiani e dalle angosce francesi".

Il quotidiano economico conclude spiegando la sua ricetta: "Garanzia unica per i depositi bancari europei", accesso diretto al Fondo salva-Stati da parte degli istituti di credito, unificazione dei debiti pubblici europei distinguendo (Paese per Paese) il carico degli interessi ma neutralizzando così l'azione dei Paesi del Sud Europa (e non solo) che si è rivelata molto

onerosa".

Per il direttore Napoletano "non esistono vie alternative. Lo abbiamo già detto e scritto ripetutamente. Bisogna dare un messaggio forte ai mercati: l'Europa esiste, non salta, punto".

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