I lapilli di Pompeo

L'illusione dietro la tecnologia

I dirimpettai d'Oltralpe vivono un problema che le nostre imprese conoscono molto bene: la manodopera che non si trova

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I dirimpettai d'Oltralpe vivono un problema che le nostre imprese conoscono molto bene: la manodopera che non si trova. Il quotidiano Le Figaro riferisce infatti di lavoratori specializzati che in Francia si fatica assai a reperire, soprattutto il problema riguarda le realtà impegnate nel settore della ristorazione, come alberghi, brasserie o bistrot.

Attribuire la responsabilità del preoccupante fenomeno solo alle mancanze della politica di qualsiasi segno e colore, a mio avviso coglie solo in minima parte la complessità della questione. Come tale deficit non ritengo debba essere circoscritto a ragioni di compensi inadeguati. Il deficit richiama a temi più profondi e investe la strutturale carenza raggiunta in termini educativi e formativi. Da un lato i giovani nel loro percorso di crescita non vengono aiutati a scoprire il senso, il significato del lavoro; dall'altro vivono in una bolla dentro la quale tutto è ormai tecnologia e quindi sono vittime di quel mito per cui l'innovazione da sola fa avanzare il mondo. Naturalmente un tecnoottimismo illusorio. Una scorciatoia che intende ritenere poco soddisfacenti quelle mansioni dove ancora deve prevalere lo spirito artigiano e la cultura della relazione umana.

Non sono un nostalgico del tempo che fu, non sono un passatista. Tuttavia, non trovo opportuno genuflettersi all'invadenza della tecnologia tout court. Non mi affascinerebbe la possibilità, tutt'altro che remota, che nel futuro prossimo per servire un caffè al tavolo di un bar occorresse misurarsi con gli avatar, l'intelligenza artificiale, il metaverso. Si apprezza meglio la novità tecnologica quando il primato rimane quello della persona. Per questo nei percorsi formativi conviene tornare a puntare sulla centralità del veicolo umano, sull'educazione che metta in fila le priorità e mantenga indissolubile il contatto con le domande di senso che mai devono finire in soffitta.

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