L'operazione tra «3» e Wind spinge i titoli Telecom: +7,7%

Gli analisti prevedono meno concorrenza Vodafone interessata al «fisso» di Infostrada

L'operazione tra «3» e Wind spinge i titoli Telecom: +7,7%

Questa volta anche il Financial Times è d'accordo: la fusione tra «3» Italia e Wind è sempre più vicina. E anche ieri, come già una ventina di giorni fa quando Il Giornale aveva rilanciato l'imminente fusione, il titolo di Telecom Italia ha messo le ali. Ieri addirittura +7,7%, in omaggio al consolidamento del mercato italiano. Che vuol dire meno concorrenza. Perchè «3» Italia, con la sua struttura snella, è sempre pronta a sparigliare le carte con offerte e tariffe molto convenienti per i consumatori. Ora con Wind il fatturato aumenta e i clienti triplicano, da 10 si passa a 30 milioni, ossia quanti ne hanno Tim e Vodafone, ma i margini di manovra diventano più sottili.

Se l'accordo andrà finalmente in porto Hutchison, ossia il padrone cinese di «3» Italia, dovrebbe avere il 51% della nuova compagine. Ai russi di Vimpelcom, molto indebitati, andrà la quota restante. La trattativa tra le due società è comunque lunga e ponderata: ossia un anno e mezzo di incontri e trattative per riuscire (forse) a fondere il terzo e il quarto operatore mobile italiano. Wind si porta dietro anche la sua appendice di telefonia «fissa», Infostrada, che potrebbe essere venduta a Vodafone dato che l'operatore inglese non è riuscito ad acquistare Fastweb. Vimpelcom preferirebbe non vendere per continuare sulla strada dell'integrazione fisso-mobile mentre Hutchison Whampoa, conglomerata con sede a Hong Kong controllata dal magnate Li Ka-shing, preferirebbe la cessione per puntare solo sul mobile. L'azienda cinese è da sempre molto attiva nel settore delle tlc mobili in Europa dove, nel 1990, fondò Orange, venduta a Mannesmann nel 1999 per la cifra record di oltre 15 miliardi di dollari. Miliardi che servirono a Li Ka shing per creare «3» in Italia e Gran Bretagna mentre Orange finì ai francesi di France Telecom che ne adottarono nome, marchio e colore.

Ora «3» ha grandi programmi di crescita in Europa. In Irlanda ha già comprato l'operatore O2 di Telefonica e acquisirà le attività mobili degli spagnoli anche in Gran Bretagna: la sua controllata 3 Uk si fonderà con O2 Uk dando vita al maggiore operatore mobile inglese con oltre 30 milioni di abbonati. Ma l'ondata di consolidamento in Europa è solo agli inizi. Vodafone punta sul fisso e in Gran Bretagna potrebbe comperare Liberty Global, che possiede l'operatore Tv via cavo Virgin Media, prima società di tlc a tutto tondo del Regno Unito. Mentre in Germania e Spagna ha acquisito Kabel e Ono, secondo operatore iberico di banda larga, telefonia fissa e pay-Tv. In Francia Bouygues, è considerato possibile obiettivo di Altice che in Portogallo ha comprato Portugal Telecom dalla brasiliana Oi. Nei giorni scorsi si è anche parlato di un possibile interesse di Orange per Telecom Italia per creare un campione europeo delle tlc.

Il consolidamento potrebbe scontrarsi

però con il pugno duro del nuovo commissario dell'Antitrust europeo Margrethe Vestager, secondo la quale i merger nelle tlc possono mettono a rischio l'offerta di prodotti e servizi a prezzi «accessibili» per i consumatori.

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