Camilla Conti«Ci arrivano tanti complimenti, ma vedo che intanto il titolo scende un po'. Preferirei meno complimenti ma con il titolo in rialzo». Con questa battuta il nuovo direttore generali di Generali, Alberto Minali, ha accolto ieri mattina il susseguirsi di felicitazioni che gli sono arrivate dagli analisti durante la presentazione dei conti. Perché l'ultimo bilancio delle Generali firmato dall'ex ad Mario Greco, che ha da poco traslocato in Zurich, non ha convinto la Borsa. Almeno a giudicare dalla reazione del mercato alla diffusione, attorno alle 9, dei risultati 2015. Il titolo del Leone ha infatti accelerato al ribasso già nelle prime ore di contrattazione per poi chiudere la seduta in calo dell'1,6% a quota 13,6 euro.Al 31 dicembre la compagnia triestina ha messo a segno un utile netto di 2,03 miliardi, in aumento del 21,6% rispetto all'esercizio 2014 (ma sotto il consensus pari 2,21 miliardi), e il risultato operativo ha raggiunto i 4,78 miliardi (+6,1%). Il dividendo per azione è stato fissato a 0,72 euro, in crescita del +20% sul 2014 (0,60 euro). Quanto alla raccolta, i premi lordi hanno toccato 74 miliardi (+4,6%) trainati dalla crescita nel segmento Vita e dalla ripresa del Danni. Gli analisti sono però rimasti delusi in particolare dal quarto trimestre (su cui ha pesato la svalutazione per 88 milioni sulla quota Btg Pactual, ottenuta nell'ambito della cessione della controllata Bsi). Quelli di Akros hanno ridotto le stime sull'utile per azione dell'8% per il 2016 e del 9% per il 2017 soprattutto a causa dei risultati del settore Vita, dovuti a tassi più bassi del previsto. Mediobanca Securities ha invece messo in rilievo che il gruppo ha registrato un margine operativo lordo di 4,79 miliardi, del 3% sotto le stime per 4,96 miliardi e sotto il consenso di 4,93 miliardi. Gli esperti di Piazzetta Cuccia si aspettavano, inoltre, un utile netto di 2,24 miliardi. La chiusura dell'ultimo bilancio targato Greco apre comunque la nuova era del tandem composto dal nuovo amministratore delegato, Philippe Donnet, e dal direttore generale Minali che sono stati nominati dal cda di giovedì scorso. Il manager francese (ex capo di Generali Italia), assicurano da Trieste, sarà il capo azienda che ha le deleghe esecutive e cui riporterà Minali. Il direttore generale ha comunque in mano ampie deleghe operative con la responsabilità nelle aree finanza, «operations», assicurazione e riassicurazione, marketing e raccolta dati. Ben oltre le voci che ipotizzavano solo un potenziamento di Minali (già Cfo) nell'area finanza e investimenti.
Su 22 riporti diretti all'ad ne sono stati tolti sei per semplificare l'organizzazione. Chi farà davvero da navigatore? Il tandem Donnet-Minali dovrà infatti centrare i target dell'ambizioso piano di Greco. Che ha «alzato la palla» e poi è ha cambiato campo per giocare su quello svizzero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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