Economia

Il manager lascia un gruppo solido. Ma c'è la sfida del piano industriale

Ibride il 60% delle 15 novità al 2022. L'attesa per Purosangue

Il manager lascia un gruppo solido. Ma c'è la sfida del piano industriale

Il Ceo dimissionario Louis Carey Camilleri lascia al suo successore un piano industriale al 2022 avviato e in pieno svolgimento. Delle 15 novità annunciate al «Capital markets day» del 18 settembre 2018, otto sono già state presentate: una lo stesso anno (Monza SP1/SP2); cinque nel 2019 (F8 Tributo, SF 90 Stradale, prima ibrida ricaricabile, F8 Spider, Roma e 812 GTS); due quelle svelate nel 2020 (Portofino M e la serie limitata 488 GTM ).

Grande attesa e curiosità, in proposito, riguardano il lancio di Ferrari Purosangue, denominazione annunciata al «Capital markets day», evento coinciso con la prima uscita pubblica di Camilleri.

Purosangue, sul quale il riserbo rimane strettissimo, anche se sui siti specializzati sono circolate alcune immagini, sarà il primo «Fuv», cioè «Ferrari sport utility», di Maranello. Un tipo di modello che amplierà l'offerta del Cavallino rampante, rivolgendosi a un nuovo pubblico, quello delle famiglie e degli appassionai che, con le prestazioni, pongono in primo piano la facilità di accesso al veicolo e il comfort.

Purosangue potrebbe essere la ciliegina finale del piano al 2022, quindi arrivare come ultima delle 15 novità. Ma non sono escluse delle sorprese.

Vero è che il futuro Ceo di Ferrari dovrà soprattutto far fronte ai cambiamenti epocali che la transizione energetica impone a l settore, coinvolgendo anche i costruttori di supercar. Porsche, con Taycan, ha messo su strada il suoprimo bolide elettrico, Lamborghini ha da poco presentato Siàn FKP 37 con tecnologia ibrida e la Casa di Maranello, all'incontro di due anni fa con gli analisti, ha fatto sapere che il 60% dei nuovi modelli del piano strategico al 2022 sarà ibrido.

Un programma che, secondo gli analisti di Equita, «a prescindere dalla nomina in itinere, non avrà effetti sulla strategia che è già ben delineata»..

Di parere opposto sono gli analisti di Intesa Sanpaolo. «Il pensionamento di Camilleri - il loro commento - avviene in una fase di transizione tecnologica durante la quale il mercato si sta concentrando sulla capacità dei big dell'auto di affrontare l'introduzione dei veicoli elettrici a batteria. C'è, inoltre, la sfida legata alla ricerca di un successore con lo stesso standing del predecessore e capace di gestire il peculiare modello di busi,ness di Ferrari, affrontando, allo stesso tempo i problemi in F1».

Gli stessi analisti sottolineano, poi, che «le dimissioni e la ricerca di un successore potrebbero ritardare la presentazione dell'aggiornamento al piano industriale di Ferrari, atteso tra la fine del primo semestre e il terzo trimestre del 2021».

Banca Akros guarda invece al quarto trimestre 2020 e all'anno alle porte: «Maranello presenterà dati molto positivi e anche le premesse di un esercizio 2021 sono forti grazie all'introduzione di nuovi modelli e all'attesa spinta ai volumi».

All'ultimo incontro con gli analisti, Camilleri si era dichiarato ottimista sul 2021, «ma mai ci sarà una Ferrari al 100% elettrica».

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