L'ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari, «si è ingerito direttamente nella gestione pur non avendo ricevuto delega dal cda» e «ha agito perseguendo interessi estranei e contrari a quelli della società tra cui quello di preservare la propria leadership contribuendo decisivamente a realizzare l'operazione con Nomura, allo scopo di occultare la perdita sulle notes Alexandria, che si sarebbe altrimenti riflessa sul risultato dell'esercizio 2009, in misura tale da impedire il conseguimento di un utile d'esercizio». È quanto si legge nella relazione all'assemblea di Rocca Salimbeni che dovrà decidere sull'azione di responsabilità nei confronti dell'ex numero uno e dell'ex dg Antonio Vigni. Il documento indica in quest'ultimo il responsabile della sottoscrizione di operazioni «anomale, abnormi e illegittime» e pertanto è chiamato a rispondere dei danni «subiti e subendi». A tal proposito, Mps si riserva di agire anche sull'ex cfo Baldassarri ora agli arresti.
La relazione mette in evidenza come «l'obiettivo di occultare le perdite derivanti alle notes Alexandria e dal veicolo Santorini (con Deutsche Bank; ndr) era funzionale a chiudere con un utile significativo il bilancio 2008: pertanto è assolutamente evidente che con tali operazioni i vertici coinvolti intendevano, tra l'altro, mantenere il proprio status e i relativi benefici (anche in termini di bonus stanziati o da stanziare) in pregiudizio degli interessi» del Monte dei Paschi.
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