Nei conti delle società spunta la ripresa

Nei conti delle società spunta la ripresa

Sono quasi due anni che si parla della ripresa. Posticipata di semestre in semestre. Le previsioni di istituti nazionali o esteri sono state spesso riviste al ribasso. Per il 2014 ci si attende un Pil in crescita, ma solo nell'ordine dello 0,4%: basta poco per sbagliarsi di nuovo. Forse però questa volta ci siamo. Perché a dirlo non sono i centri studi, ma i numeri dei bilanci di quelle società quotate che hanno appena fornito i dati del 2013 e qualche indicazione sui primi due mesi di quest'anno. Per vedere se i segnali ci sono, siamo andati a guardare in quelle aziende che, in un modo o nell'altro, hanno un radar puntato sui consumi e sulle abitudini degli italiani. Come le Poste, per esempio, che negli ultimi sei mesi hanno registrato un segnale molto interessante: i pacchi spediti sono aumentati negli ultimi sei mesi del 15% rispetto all'anno scorso.
Si nota un timido tentativo di ritorno alla normalità, soprattutto nei piccoli lussi alimentari e nei viaggi. Così Campari ha registrato un +10% negli incassi generati in Italia nel secondo semestre dell'anno, dopo la drastica contrazione del primo semestre (-16%). In crescita anche Marr (+8,3% i ricavi del 2013), leader in Italia nella distribuzione di prodotti alimentari ai ristoratori, che vede per 2014 finalmente «segnali di tendenziale stabilizzazione».
Gli italiani stanno anche tornando a muoversi e forse ad attrarre turisti. Nei dati relativi al traffico su autostrada pubblicati da Atlantia, dai cali del 2,4% e del 2,7% registrati rispettivamente del primo e del secondo trimestre 2013 si è passati al -0,8 e al -0,6% degli ultimi due trimestri. Con dicembre addirittura in ripresa dell'1%. E le stime sulle prime nove settimane dell'anno evidenziano un incoraggiante +0,7%. Ancora meglio è lo scenario aeroportuale. A iniziare dagli scali romani (Adr) ormai integrati in Atlantia, dove a febbraio i passeggeri sono in crescita del 4,8% rispetto al 2013 e il dato progressivo annuo totale tocca quota +4,4%. Il colosso del gruppo Benetton per ora si limita a parlare di «segnali di stabilizzazione» dell'andamento del traffico in Italia, senza sbilanciarsi. Ma il trend è confermato anche da Sat (Aeroporto di Pisa, +1,8% il traffico passeggeri nei primi due mesi del 2014) e da Save (scali del Nord est, +0,5% i passeggeri nel 2013, con un +2,6% solo a Venezia). I venti di ripresa sui trasporti si riflettono, almeno parzialmente, anche su Autogrill, che nelle prime nove settimane dell'anno ha registrato una performance in crescita dello 0,9% lungo le autostrade (anche se i ricavi complessivi in Italia sono scesi dell'1,3%) e sulla gemella World Duty Free che, nelle prime otto settimane dell'anno ha registrato una crescita dei ricavi del 4% dalle attività commerciali in Italia, Spagna e Germania.
Altre indicazioni positive che possono far sperare nella fine della recessione, sono arrivate dai piccoli elettrodomestici (De' Longhi ha registrato un +19,6% a livello di fatturato 2013) e dagli acquisti online (in Yoox le vendite italiane 2013 sono decollate del 20%). Anche due comparti fortemente penalizzati negli ultimi anni sembrano in fase di rianimazione: la raccolta pubblicitaria (Piersilvio Berlusconi, vice presidente di Mediaset, ha parlato di «leggeri segnali di ripresa» in queste prime settimane del 2014 e Rcs prevede ricavi pubblicitari in crescita sull'anno), la vendita di nuove automobili (a febbraio le immatricolazioni sono cresciute dell'8,59%).
Certo, si tratta ancora di indicazioni in ordine sparso, ben lontane dalla sospirata vigorosa ripresa. Si stringe la cinghia sulle utility (comprese le tlc: i ricavi domestici di Telecom Italia sono per l'ennesima volta in calo del 9,6%) e su beni voluttuari come quelli di alta gamma (e infatti rallentano, proprio in Patria, simboli dell'eccellenza made in Italy come Cucinelli e Tod's).

Ma se gli italiani, scottati dalla crisi, restano attenti alle spese, non rinunciano a sperare nella dea bendata. Così non è un caso che, nell'ultimo trimestre del 2013, la raccolta del Lotto (gruppo GTech) sia aumentata del 3,2%.

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