Mentre i Paesi industrializzati riprendono a crescere dopo la crisi economica di questi anni, l'Italia stenta ancora. Secondo le previsioni Ocse, infatti, il Belpaese è l'unico ad avere ancora un pil negativo (-1,8% rispetto all'anno precedente) all'interno del G7. Una situazione che dovrebbe comunque migliorare nel corso dell'anno, arrivando progressivamente al -0,4% nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti e poi al -0,3% a fine anno.
Complessivamente, invece, l'Europa è uscita dalla recessione, anche se al suo interno il "ribilanciamento" tra Paesi in deficit e in surplus "resta incompleto".
In particolare, dove il debito è elevato, secondo l'Ocse "la domanda interna debole è stata compensata solo in modo limitato da esportazioni più forti", quindi servono "riforme peraumentare la produttività", che "aiuteranno a migliorare la competitività e le performance nell’export". Allo stesso tempo però, aggiunge l’Ocse, "delle misure per creare condizioni più favorevoli all’investimento nelle economie in surplus aiuterebbero a ottenere una crescita più equilibrata nell’insieme dell’area euro".
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