108,7 miliardi di euro. A tanto corrisponde il "gap" medio annuale tra le tasse versate e quelle che andrebbero pagate dagli italiani. In altre parole: ogni anno il Fisco si perde per strada quasi 109 miliardi di euro tra il preventivato e quanto effettivamente ricevuto.
Lo rivela la "Relazione sull'economia non osservata e sull'evasione" allegata al Def che parla di 98,3 miliardi dovuti ai principali tributi, 10,4 ai contributi.
In particolare l'imposta più evasa è l'Iva, il cui "tax gap" medio si attesta a 39,9 miliardi tra 2012 e 2013, ma sale a 40,2 miliardi nel 2014. Segue l'Irpef a 31 miliardi di cui 27,2 miliardi sono relativi al lavoro autonomo e d'impresa. L'Ires arriva invece 14 miliardi nel 2012-13, che scendono a 10 nel 2014. L'Irpef sui dipendenti mostra un "gap" di circa 3,9 miliardi e viene superato sia dall'Irap (8,5 miliardi) sia dall'Imu (4,6 miliardi). La relazione evidenzia poi che tra il 2012 e il 2013 l'incremento delle mancate entrate tributarie è salito di 2,5 miliardi. Il confronto non viene fatto con il 2014 perché manca ancora il dato del lavoro dipendente irregolare.
12,4 miliardi di gap sono invece dovuti a errori o a tasse dichiarate ma poi non versate per le principali imposte (Irpef, Ires, Iva e Irap).
La stima non tiene conto delle altre imposte (come l'Imu) e i contributi. Questa quota vale in media 1,5 miliardi nell'Irpef dei lavoratori autonomi, 1,3 miliardi nell'Ires, 8,0 miliardi nell'Iva e 1,6 miliardi nell'Irap.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.