Cinzia Meoni
Scoppia la pace tra Bankitalia e Consob dopo le tensioni emerse lo scorso autunno nell'ambito della Commissione d'inchiesta sulle banche. Mario Nava, neo presidente della Consob, e Ignazio Visco, riconfermato al vertice di Bankitalia per il secondo mandato, hanno stretto un accordo per avviare un maggior coordinamento e cooperazione «nell'esercizio delle funzioni di vigilanza e di risoluzione». L'obiettivo, secondo la nota congiunta di ieri, è quello di «assicurare il miglior perseguimento delle rispettive finalità istituzionali».
In concreto l'accordo mira ad evitare nuovi casus belli come quello relativo al default delle banche venete su cui, lo scorso autunno, si era acceso il confronto parlamentare tra le due autorità di vigilanza. All'epoca, Consob aveva contestato la mancata segnalazione delle problematiche inerenti a Veneto Banca e Popolare di Vicenza evidenziate nel corso delle ispezioni di Bankitalia. La condivisione dei risultati dell'ispezione di Palazzo Koch, a giudizio di Consob, avrebbe potuto portare quest'ultima ad accendere un faro sulle criticità dei due istituti veneti e, di conseguenza, a negare le autorizzazioni alle ricapitalizzazioni che avevano portato alla diffusione dei titoli dalle valutazioni gonfiate nel pubblico risparmio. Se la situazione fosse emersa per tempo, il danno dei due default avrebbe potuto essere circoscritto. Bankitalia aveva rispedito la contestazione al mittente, rivendicando al contempo la stretta collaborazione con Consob. Un coordinamento che comunque, da ieri, si è rafforzato.
Non è solo con la Commissione di Nava che Bankitalia punta a migliorare la comunicazione. Sempre ieri, infatti, l'istituto di Via Nazionale ha annunciato una serie di incontri con il pubblico studiati per avvicinare la collettività a ruolo, funzioni e responsabilità dell'istituto. Che proverà così a raccontarsi in diverse città del Paese, cercando anche di fornire alla comunità strumenti di analisi del mercato con cui affrontare un'epoca di incertezze dominata dalle «fake news», notizie false o imprecise diffuse via social network e, troppo spesso, virali. Non sempre, infatti, le informazioni in mano ai risparmiatori si sono rivelate sufficienti per affrontare le sfide dei mercati attuali. «Negli ultimi 7-8 anni abbiamo avuto una crisi che è stata superiore per intensità e complessità a quella degli anni Trenta e non c'è stata una piena percezione del rischio che si è corso», ha spiegato Visco aprendo l'incontro.
Il governatore ha poi mandato un messaggio a Palazzo Chigi che, in questi ultimi giorni, ha elencato una serie di progetti privi,
almeno per ora, di copertura finanziaria. «Ci sono dei vincoli che dobbiamo avere sempre presenti, il fondamentale è quello di avere equilibrio nei conti pubblici. Il passo deve essere ben misurato per non finire nel burrone».
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