Assegni sempre più bassi per i giovani di oggi e pensionati di domani. Secondo quanto riporta un dossier di Cencis e Confcoperative, i ragazzi che oggi lavarano rischiano seriamente di avere un assegno pensionistico fortemente ridotto quando lasceranno il lavoro. In media l'assegno sarà del 15 per cento più basso rispetto a quello percepito dai gentiori, come riporta il Messaggero. La criticità su questo fronte sono due. La prima riguarda l'età più avanzata in cui i giovani entrano oggi nel mondo del lavoro rispetto ai gentiori. La seconda criticità invece riguarda le retribuzioni. Infatti il primo impiego di un trentenne può essere caratterizzato da un salario basso che viene accettato per mettere piede il mprima possibile nel mercato del lavoro. Ma di fatto questa potrebbe essere una vera e propria trappola.
Infatti spesso la retribuizone resta bloccata per un lungo periodo e dunque va ad erodere l'importo della futura pensione. Inoltre, secondo alcuni calcoli sul futuro degli assegni, un ragazzo di 25 anni che lavora da 5 anni e che andrà in pensione nel 2050 di fatto percepirà un assegno pari al 69,7 per cento dell'ultima busta paga. Il padre invece oggi percepisce l'84 per cento della sua ultima busta paga.
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