Più tasse? Il 54% degli italiani per non pagarle preferirebbe sospendere il reddito di cittadinanza

Il 47% degli italiani sfiduciati economicamente, per il 45% governo più debole dopo il voto in Sardegna ma il 44% da comunque un giudizio positivo su esecutivo

Più tasse? Il 54% degli italiani per non pagarle preferirebbe sospendere il reddito di cittadinanza

Negli anni sessanta, e per buona parte della prima repubblica, l’Italia cresceva a un ritmo annuale paragonabile alla complessiva crescita economica degli ultimi venti anni. L’ingresso in Europa non ha cambiato le cose aggravandone, invece e ancor di più, la percezione del non regolare andamento economico. Pur se la recessione ci sarebbe tecnicamente se in almeno due trimestri di seguito non ci fosse un incremento di fila dello 0,2/0,3%, quanto gli italiani avvertono è per una reale media, negli ultimi venti anni, che si aggira concretamente dello 0,08 che non ha generato una crescita complessiva, ventennale, del non più il 4/4,5% del Pil reale. I partiti tradizionali, principalmente quelli che hanno governato gli ultimi cinque anni prima dell’avvento dell’esecutivo Conte, hanno perso per la superficialità con cui si affermava: “stiamo uscendo dal tunnel” o, ancor peggio, “stiamo andando benissimo” mentre, invece, cresceva solo la povertà.

Secondo l’Istituto di Sondaggi Masia, il trend di positività rispetto all’azione Conte e company, pur se con un calo dell’1%, riesce ancora a conseguire un giudizio positivo dal 44% degli italiani contro un parere negativo del 35% ed un 21 che non si esprime. Un dato che apparentemente potrebbe risultare in contrasto rispetto alle prospettive di fiducia per l’economia nazionale. Solo il 15% degli italiani è infatti convinto che si starà meglio mentre ben il 47% ha la certezza che l’andamento economico sarà negativo e, forse, anche per le motivazioni sopra esposte rispetto alla percezione diretta del costo della vita. Pur se da ogni settore del governo si assicura che non sia prevista alcuna manovra aggiuntiva che porterebbe, inevitabilmente, ad un aumento dei costi e della tassazione, alla domanda: se l’esecutivo fosse costretto a nuovi interventi per far tornare i conti, secondo lei quale dovrebbe esser il primo da attuare? Le risposte non aprono la strada a dubbi. Per riequilibrare i conti: no ad una nuova azione a danno della collettività ma intervenire subito prevedendo una sospensione, per il 54%, del reddito di cittadinanza così come, per il 18%, un congelamento di Quota 100.

Come dire: due italiani su tre (il 72%) concordi con l’Europa che addita questi due provvedimenti come responsabili di una mancata crescita pur se alla base delle battaglie di Lega e Cinque Stelle. Il 14% pensa all’eliminazione degli 80 euro e solo il 9% e l’1% riterrebbero necessarie azioni indirizzate ad una patrimoniale ed aumento delle aliquote iva.

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