Prysmian conferma cedola e stime

Il cda accantona 70 milioni per i guai del progetto WesternLink

Prysmian conferma cedola e stime

Il cda di Prysmian aggiorna i risultati alla luce dei problemi riscontrati con il collegamento sottomarino WesternLink tra Scozia e Galles ma conferma il dividendo 2018 di 0,43 euro per azione e le stime sul 2019. Il titolo brinda in Borsa con un +4,09% a 16,04 euro.

Il board ieri ha comunque deciso un accantonamento di 70 milioni «a fronte delle penali previste contrattualmente, dei costi di riparazione e dei costi accessori relativi alla problematica occorsa il 6 aprile e a ulteriori riparazioni che si dovessero eventualmente rendere necessarie nel futuro». Inoltre, è stato fatto un ulteriore accantonamento di 25 milioni, in seguito al fatto che «tra la fine di marzo e gli inizi di aprile 2019, alcune società del gruppo hanno ricevuto richieste di risarcimento danni da alcuni clienti conseguenti alla decisione dell'aprile del 2014 della Commissione europea relativa a presunte condotte anticoncorrenziali nel mercato dei cavi ad alta tensione terrestri e sottomarini».

I ricavi consolidati del gruppo guidato da Valerio Battista sono stati così ridotti di 53 milioni a 11,524 miliardi (-0,2% sul 2017). Sulla base di tale modifica la crescita organica si attesta al 2,8% (rispetto al 3,3% comunicato il 5 marzo). L'Ebitda rettificato si è ridotto a 767 milioni per 70 milioni, sempre per effetto degli accantonamenti sulla commessa WesternLink. L'utile netto, si è ridotto per 72 milioni, attestandosi a 58 milioni. Il capitale investito netto e il patrimonio netto si sono ridotti per 72 milioni. L'indebitamento finanziario netto è rimasto invariato a 2,222 miliardi, includendo 2,601 miliardi relativi all'acquisizione di General Cable.

L'assemblea degli azionisti sul bilancio 2018 è stata convocata per il 5 giugno. Il cda proporrà la distribuzione di un dividendo di 43 centesimi per un importo complessivo di 113 milioni.

CC

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