"L'intesa Sky-Mediaset nasce da lontano. Ora la Lega calcio farà il suo canale"

L'esperto: «Open Fiber? Prima va risolto lo scontro per Telecom»

"L'intesa Sky-Mediaset nasce da lontano. Ora la Lega calcio farà il suo canale"

«L'accordo Sky-Mediaset porta a maturazione i mutamenti della tv vissuti negli ultimi vent'anni e, allo stesso tempo, pone numerosi punti interrogativi a iniziare dal calcio», sostiene Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente di Strategia presso la Scuola di direzione aziendale dell'università Bocconi di Milano. Ed è solo il primo passo.

Mediapro, il broker titolare dei diritti per la serie A tra il 2018 e il 2021, ha congelato i bandi per la rivendita dei pacchetti di partite subito dopo l'annuncio della partnership. Che cosa possiamo attenderci?

«Per la prossima stagione penso che si troverà una soluzione transitoria, perché ci sarebbero tempi molto stretti per imbastire un'alternativa. Nel medio termine, invece, mi attendo che si concretizzi l'ipotesi di una gestione diretta dei contenuti da parte della Lega, magari proprio con Mediapro. Un simile modello, in cui le Federazioni sportive si fanno editori di contenuti specifici e interagiscono con i fruitori finali, è un'esperienza consolidata negli Usa.

Per Premium e Sky è possibile immaginare un futuro senza la Serie A?

«Non esiste solo la Serie A e Sky sta giocando la sua partita anche su altri campi europei. D'altro canto, il calcio italiano con i suoi alti e bassi e le sue contraddizioni, ha dimostrato di non poter costituire da solo la garanzia di risultati economici soddisfacenti per i broadcaster, anche a causa del cambiamento demografico e dei modelli di fruizione. Un ipotetico canale della Lega potrebbe beneficiare dell'accesso a internet, al satellite e al digitale terrestre e un'offerta coordinata tra satellitare e digitale terreste con un'interfaccia integrata, potrebbe aprire orizzonti di efficienza».

Chi sarebbe il vincitore della eventuale integrazione delle piattaforme di Premium e Sky?

«Se Mediaset decidesse di esercitare il diritto di opzione vendendo a Sky la piattaforma tecnologica di Premium, entrambi i gruppi ne beneficerebbero. Il gruppo satellitare, che da anni fatica a superare la soglia di 4,8 milioni di abbonamenti, si aprirebbe nuovi canali di crescita, mentre Mediaset si concentrerebbe su ciò che ha dimostrato di saper fare bene, la tv generalista. A perdere invece è Vivendi che, due anni fa, aveva siglato un contratto di acquisizione di Premium con l'obiettivo di creare una piattaforma digitale-web europea, salvo poi tirarsi indietro e rimanere impantanata in cause legali. Ora rischia di trovarsi con un pugno di mosche in mano, visto ciò che sta succedendo sul fronte tlc.

Dopo il satellite e il digitale, il prossimo passo dell'alleanza Sky-Premium passerà dal web? La partnership di Sky con Open Fiber può essere letta in questo senso?

«È troppo presto per poter delineare scenari futuri di triplice alleanza e

occorrerà attendere la risoluzione della partita tra Vivendi, Elliott e il governo su Tim e sul nodo politico e finanziario relativo al progetto di una rete unica nazionale, oltre alla battaglia sulle frequenze per il 5G».

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