Approvato il bilancio 2012 con relativa cedola (secondo indiscrezioni di 8 euro per azione, in linea con quella precedente), l'accomandita Giovanni Agnelli & C Sapaz ha ascoltato da Sergio Marchionne, ad di Fiat-Chrysler, il punto sull'avvenuta integrazione tecnica tra i due gruppi, in attesa della fusione. Rich Tobin, coo di Cnh e del futuro colosso Cnh Industrial, ha invece presentato ai membri della famiglia Agnelli, riuniti da due giorni alla Ferrari di Maranello, il nuovo cfo della società, il brasiliano Pablo Di Si.
Marchionne, intanto, da Venezia, dove sempre ieri ha aperto il Consiglio Italia-Usa, ha precisato di voler chiudere la fusione tra Fiat e Chrysler «prima possibile». «Dipende - ha aggiunto - da quando troviamo l'accordo con Veba». L'ad, dopo aver ricordato che «in 10 anni il supporto degli Agnelli non è mai mancato», ha ribadito che Fiat ha «abbastanza liquidità (per far fronte all'operazione Chrysler, ndr) pari a 21 miliardi di euro», escludendo nuovamente la necessità di una aumento di capitale per finanziare l'acquisizione del 41,5% della casa Usa in mano al fondo Veba. Il top manager ha quindi fatto chiarezza sulle ipotesi di stampa riguardanti negoziati in corso con un pool di banche per ottenere un finanziamento funzionale all'operazione Chrysler.
E dopo aver rassicurato sull'impegno del gruppo per l'Italia, Marchionne ha criticato la Bce per non aver ridotto i tassi: «Il livello dell'euro non è sostenibile per qualsiasi azienda che voglia esportare».
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