Reddito di cittadinanza? I conti non tornano: può andare anche a chi guadagna 21mila euro l'anno

Ci potrebbe essere una magagna nel provvedimento di lotta alla povertà assoluta, fissando l'Isee a 9.360 euro

Reddito di cittadinanza? I conti non tornano: può andare anche a chi guadagna 21mila euro l'anno

Per il momento sul reddito di cittadinanza continua ad aleggiare un alone di mistero e confusione. Poche e contraddittorie sono le informazioni a disposizione sia sui modi, sia sulle tempistiche della misura.

Ma quello che è sempre stato sbandierato come un imprescindibile strumento di lotta alla povertà assoluta, in realtà, potrebbe andare anche a chi guadagna 21mila euro l'anno. Ovviamente, una cifra modesta, ma comunque non affiancabile al concetto di povertà assoluta. Già, perché sempre per il momento si sa che il reddito di cittadinanza spetterebbe alla famiglie italiane con un Isee (indicatore della situazione economica equivalente) fino a 9.360 euro.

Il caso, per esempio – come sottolinea La Repubblica – di una famiglia con un figlio solo, "reddito di 21 mila euro, 5 mila euro in banca, un affitto da 7 mila euro all'anno o una casa in proprietà e mutuo residuo da pagare da 50 mila euro o superiore".

Reddito di cittadinanza: quello che non torna

Insomma, il rischio è quello di andare a confondere la soglia di povertà con, appunto, la soglia Isee del medesimo importo. Ma reddito e Isee sono due cose differenti e nell'Isee, oltre la busta paga, a fare la differenza è soprattutto la presenza o meno di un immobile di proprietà, di un mutuo acceso o di un affitto in essere.

Nei giorni scorsi Maurizio Franzini, presidente Istat, ha ricordato che il 40% delle famiglie sotto la soglia di povertà vive in case di propria appartenenza.

Il quotidiano ha commissionato a Svimez una simulazione per calcolare in modo serio il numero degli aventi diritto del reddito di cittadinanza e vi rientrerebbero circa due milioni e mezzo di nuclei familiari con Isee fino a 9.360 euro: ecco, per aiutarle tutte occorrerebbero ben 17 miliardi di euro, non gli 8 messi a disposizione del governo. Oltretutto con il rischio concreto per molte famiglie di non essere raggiunte dal provvedimento perché proprietarie di un immobile.

Insomma, con quegli 8

miliardi l'esecutivo può pensare a un reddito di cittadinanza solo mignon – con assegni compresi tra i 178 e i 490 euro, ben lontani dunque dai 780 promessi in campagna elettorale – a una platea di 2,3 milioni di famiglie.

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