Riscatto della laurea gratuito, l’Inps si ispira al modello tedesco

Il presidente dell'Istituto Tridico ritiene sia una misura importante che richiede investimenti di rilievo, fino a 5 miliardi di euro. Consente di versare contributi pensionistici relativi al periodo dei corsi di laurea

Riscatto della laurea gratuito, l’Inps si ispira al modello tedesco

Il riscatto della laurea dovrebbe essere gratuito e ricalcare il modello tedesco. Ad affermarlo è il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, a margine della XIII edizione del Festival del lavoro che si è svolto a Bologna dal 23 al 25 giungo. Tridico è ritornato sull’argomento del riscatto della laurea gratuito, giudicandolo tema di spessore che va affrontato e che, nelle mire dell’Inps, dovrebbe ricalcare per l'appunto il modello tedesco. Il costo per le casse pubbliche, stima il Corriere della Sera, potrebbe situarsi tra i 4 e i 5 miliardi di euro.

Il sistema del riscatto è la possibilità di versare contributi pensionistici relativi al periodo dei corsi di laurea.

Il modello tedesco

Pensato anche per ridurre l’abbandono scolastico, il sistema tedesco prevede che il riscatto non abbia costi per i lavoratori. Oltre agli ultimi due anni di scuola superiore ed eventuali percorsi di studio precedenti alla laurea, vengono inclusi i periodi che hanno validità ai fini pensionistici come gravidanza, congedi parentali per la cura di minori fino a 10 anni, disoccupazione, formazione professionale e malattia.

Un sistema avanzato in cui Tridico vede una possibilità per il futuro ma che prevede un investimento di tutto rispetto.

Come funziona in Italia

Nella sua forma agevolata attuale, chi volesse aderire dovrebbe pagare 5.264,49 euro per ogni anno di formazione il che, considerando un percorso di laurea di 5 anni, ha un costo totale per il contribuente di 26.322,45 euro. Il riscatto agevolato può essere applicato soltanto per i periodi che rientrano nel regime contributivo che inizia dal 1996, quello che segue il sistema contributivo misto.

Il calcolo del riscatto è basato sul minimo degli artigiani e dei commercianti riferito all’anno in cui si presenta la domanda e sulla scorta dell’aliquota ai fini pensionistici applicata dal Fondo pensioni lavoratori dipendenti (Fpld), la gestione di previdenza separata dell’Ago (Assicurazione generale obbligatoria) gestita dall’Inps.

Anche chi ha concluso i corsi di formazione prima del 1996 può aderire al riscatto della laurea agevolato a patto però di sottoscrivere la pensione con il calcolo contributivo.

Indicizzando tutti i parametri ai valori del 2022, fa notare il Corriere della Sera, considerando che l’aliquota del Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti è del 33% e il minimo contributivo per i commercianti è di 16.243 euro, si ottiene un costo di riscatto agevolato di 21.440,76 euro per quattro anni, vale a dire 5.360,19 euro l’anno.

L’opzione del riscatto ordinario è vincolata all’età, all’anzianità contributiva, la retribuzione e il sesso del contribuente al quale va aggiunto la lunghezza del periodo da riscattare. Le cifre che ne derivano sono molto più grandi, nell’ordine di diverse decine di migliaia di euro.

Le domande di riscatto possono essere presentate mediante il sito dell’Inps o, per chi lo preferisse, mediante il Contact center. Anche Caf e patronati possono essere di supporto al richiedente. Il simulatore messo a disposizione dall’Istituto di previdenza nazionale può essere usato in modo anonimo e fornisce un risultato che include il costo del riscatto, la rateizzazione e dell’impatto positivo che questo avrà sulla pensione. Dà risposte soltanto agli inoccupati e a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995.

I vantaggi del riscatto

Il sistema presenta aspetti positivi di diversa natura. Sul piano pensionistico permette di accumulare anzianità contributiva, cosa questa che potrebbe rendere più vicino nel tempo il diritto alla pensione.

Sul piano economico e fiscale, il riscatto può essere rateizzato per dieci anni senza interessi e il contributo che ne proviene è detraibile. Per i genitori, che si fanno carico del riscatto per conto dei figli inoccupati, la detrazione è permessa fino al 19% delle imposte.

Quali percorsi di studio si possono riscattare

Può aderire al programma di riscatto chi ha conseguito un diploma universitario, diploma di specializzazione post-laurea, dottorati di ricerca e i titoli accademici previsti con il decreto 509 del 3 novembre 1999 ossia la laurea triennale e quella specialistica.

Per quanto riguarda le scuole di formazione artistica, possono essere riscattati i diplomi accademici di primo e di secondo livello, i diplomi di specializzazione e quelli di formazione alla ricerca.

I

periodi fuori corso non sono riscattabili e ogni percorso di formazione sottostà a regole temporali precise, non potendo essere inferiore o superiore a un numero di anni specifico, come riporta il sito web dell’Inps.

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