Economia

Ritenuta sui bonifici esteri. Il Tesoro fa dietrofront

Il ministero dell'Economia: "Gli acconti eventualmente già trattenuti saranno rimessi a disposizione degli interessati dagli stessi intermediari"

Stop alla ritenuta automatica del 20% sui bonifici dall’estero. Dopo le polemiche relative al provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, emanato su richiesta del Ministro dell’Economia, il Tesoro fa dietrofront e informa che "sospende l’operatività della ritenuta del 20% sui redditi derivanti da investimenti esteri e dalle attività estere di natura finanziaria applicata automaticamente dagli intermediari finanziari. Gli acconti eventualmente già trattenuti da intermediari finanziari sulla base della norma in oggetto saranno rimessi a disposizione degli interessati dagli stessi intermediari", si legge nella nota.

"Meglio tardi che mai. Lo stop dell’assoggettamento a ritenuta del 20% dei bonifici esteri in entrata va considerato un successo di chi, come noi, aveva criticato questa misura", ha dichiarato Daniele Capezzone (FI) presidente della Commissione Finanze della Camera.

Che poi ha aggiunto: "Il tema che si pone è quello di un fisco che troppo spesso procede in base a presunzioni (e a presunzioni discutibili), con relativa inversione dell’onere della prova, cioè scaricando sul cittadino il compito di dimostrare di essere (o di non essere) in una certa situazione, anche nel rispetto dei (sempre citati ma spesso aggirati) principi dello Statuto del contribuente, sarebbe il caso che tutti i Governi, di ogni segno e colore politico, abbandonassero in futuro questa prassi, e scegliessero di attestarsi sempre su elementi certi e non presunti, in una logica liberale più rispettosa del cittadino-contribuente".

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