Snam investirà 6,9 miliardi, quasi tutti in Italia

Per i prossimi quattro anni, Snam getta lo sguardo Oltreconfine, e progetta di rafforzare le interconnessioni con il resto d'Europa attraverso una strategia di investimento che consentirà al gruppo di proseguire la crescita, nonostante il calo dei consumi di gas in Italia (-2,5% nel 2013 e una ripresa attesa non prima del 2017), mantenendo elevato il ritorno per gli azionisti. «La struttura di capitale del gruppo ci consente di confermare una cedola 2013 in linea con il 2012, ovvero a 0,25 euro, un livello che, con un impianto regolatorio stabile, potrebbe essere ritenuto un floor», ha dichiarato l'ad Carlo Malacarne nel corso della presentazione del piano industriale 2013-2016, il primo successivo alla separazione da Eni. Dall'ottobre scorso, Cdp è infatti subentrata con una quota del 30% e il Cane a sei zampe è rimasto con poco più del 20%, ma senza diritto di voto. Malacarne, seppur in attesa del nuovo periodo regolatorio in vigore dal 2014, dà chiare indicazioni anche sulla remunerazione futura: «Un'attività regolamentata, come quella svolta da Snam, dovrebbe garantire un ritorno dell'investimento agli azionisti complessivo non inferiore al 10%. Confermiamo un consistente piano di investimenti (6,9 miliardi di cui 6,2 destinati all'Italia) volto al potenziamento delle infrastrutture gas italiane e al contemporaneo sviluppo a livello internazionale, con l'obiettivo di promuovere una sempre maggiore integrazione delle reti europee e di consolidare il ruolo di Snam tra i principali operatori integrati in Europa», ha spiegato Malacarne che entro ottobre, in consorzio con Edf e Gic, si appresta a chiudere l'acquisizione di Tigf, la società di Total attiva nel trasporto e nello stoccaggio di gas nel Sud Ovest della Francia, per 600 milioni. L'obiettivo è quello di riuscire ad «avere un ruolo leader nell'integrazione delle infrastrutture europee sfruttando la centralità dell'Italia nei corridoi del gas», ha chiarito il manager che per altre operazioni, di cui sono già in corso trattative, parla di investimenti per 100 milioni. Scendendo nei dettagli del piano di investimenti, Snam punta a potenziare la rete di trasporto di mille chilometri (su oltre 32mila) e a incrementare la potenza installata nelle centrali di compressione di circa 150 MW (+17%).

Nello stoccaggio è previsto un incremento della capacità di modulazione del 25% e del 14% della capacità di punta e, nella distribuzione,l'obiettivo è a 6,7 milioni di contatori (+14%). In Borsa, il titolo Snam ha perso lo 0,56%.

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