Supera il miliardo di fatturato e lancia la nuova sfida sul digitale

Candy, l'ultimo gruppo di elettrodomestici di proprietà italiana, supera il miliardi di fatturato. Nel 2016 i ricavi sono infatti saliti a 1.035 milioni, più 10% sul 2015, il record nei 72 anni di storia dell'azienda appartenente alla famiglia Fumagalli; l'ebit è stato di 48 milioni, l'utile netto di 12. La strategia di Candy, illustrata ieri dai fratelli Beppe e Aldo Fumagalli, è quella di puntare sullo sviluppo dei prodotti che costituiscono la forza dell'azienda, soprattutto nel lavaggio, nel marchio Hoover e nell'incasso, senza tuttavia lasciare scoperte le altre aree di offerta. La grande scommessa di Candy è la connettività digitale di ogni pezzo dal frigorifero, alla cappa, all'aspirapolvere con telefonino o tablet, per permettere al consumatore di ottenere efficienza e risparmi grazie al dialogo continuo con gli elettrodomestici.

Il piano industriale prevede una crescita dei ricavi che punta al raddoppio due miliardi - nel 2021, grazie anche all'accelerazione portata sul mercato cinese dall'accordo produttivo e commerciale con la Meiling, secondo produttore di elettrodomestici in Cina, il Paese con la più alta crescita al mondo nel settore.

Nei prossimi tre anni sono previsti investimenti per 105 milioni, che saranno sostenuti anche con mezzi freschi apportati dalla famiglia: 40 milioni di prestito soci e 30 di aumento di capitale. A questi se ne aggiungerà un'altra decina di milioni grazie alla vendita della storica quota in Mediobanca, inferiore all'1%, che potrà avvenire, se le condizioni di mercato lo permetteranno, prima dell'estate.

PStef

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