Tre miliardari in lotta col caro-farmaco

Buffett, Bezos e Dimon creano società per tagliare i costi

Tre miliardari in lotta col caro-farmaco

Nella metafora, un po' ardita ma efficace, usata da Warren Buffett è «una tenia affamata all'interno dell'economia Usa». Il verme solitario corrisponde alle spese sanitarie, tra le più alte al mondo (circa il 18% del Pil). Trump ha finora fallito nel proposito di rottamare l'Obamacare, ritenuto da più parti il responsabile della lievitazione dei costi, ma il patron di Berkshire Hathaway è convinto di riuscire a darci un taglio. Netto.

Tanta sicurezza deriva dal fatto che ha messo in piedi una sorta di dream team per far la guerra ai prezzi fuori controllo di medicine, test diagnostici e cure: nella squadra sono, infatti, stati reclutati Jeff Bezos, il creatore di Amazon, e il numero uno di JP Morgan, Jamie Dimon. Tre miliardari decisi a dar vita a una società indipendente e no-profit focalizzata nel trovare le soluzioni giuste per cambiare l'andazzo.

Il progetto, al momento, è abbastanza fumoso. Mancano ancora una sede, un amministratore delegato, i dettagli operativi e l'ammontare degli investimenti previsti. Le case farmaceutiche, così come alcune catene di farmacie, sono però già preoccupate. E i loro timori, peraltro plasticamente rappresentati dal calo ieri a Wall Street di alcuni titoli come UnitedHealth, Anthem e Walgreens Boots Alliance, sono legittimi. Il progetto riguarda, per adesso, i circa 1,1 milioni di dipendenti dei tre gruppi; in futuro potrebbe essere esteso su scala nazionale, dove il problema è molto avvertito. Al punto che Ibm, Berkshire's Bnsf Railway e American Express hanno fondato la Health Transformation Alliance, cui hanno aderito 40 big corporation, con lo scopo di rivoluzionare la spesa sanitaria.

L'iniziativa di Amazon, JP Morgan e Berkshire Hathaway è quindi un'ulteriore minaccia, dal momento che la forza del trio, riassumibile nei complessivi 1.600 miliardi di dollari di capitalizzazione, è tale da poter esercitare pressioni sui profitti degli intermediari nella catena di approvvigionamento sanitario degli Stati Uniti. Come? Per esempio, ottenendo più trasparenza sui prezzi delle visite mediche e dei test di laboratorio, e garantendo risparmi attraverso l'acquisto diretto di alcuni articoli sanitari. Amazon, del resto, ha di recente ottenuto il via libera per acquisire in 12 Stati la licenze per la vendita di farmaci all'ingrosso.

«Il sistema sanitario è complesso - ha spiegato Bezos - e non sarà facile ridurre il peso della copertura sanitaria, migliorando le entrate dei lavoratori, ma è uno sforzo che vale la pena».

Studi recenti hanno stabilito che ospedali e personale medico continuano a prescrivere più farmaci e accertamenti di quanto sarebbe necessario. Col risultato di gonfiare del 20% le spese sanitarie.

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