Telecom vira in ribasso in Borsa ieri (-1,93%), dopo l'ultimo via libera allo scioglimento di Telco (quello dell'Authority Argentina) che innescherà il riassetto nell'azionariato. Un cambiamento che il mercato ancora non sa interpretare in quanto non si conoscono le reali intenzioni di Vivendi, il colosso francese dei media controllato da Vincent Bollorè, che avrà l'8,3% della società italiana di tlc. Sulla partita pesa poi la lettera di intenti che i concorrenti Vodafone e Wind hanno firmato ieri con Metroweb (e dunque con i suoi maggiori azionisti F2i e Cdp), per la banda ultralarga.
L'accordo ha come obiettivo la realizzazione degli investimenti in banda ultra larga nell'ambito del piano del Governo. Rispetto alla prima lettera di intenti, firmata circa un mese fa tra Vodafone ed F2i, entrano nella partita anche Wind ed Fsi, l'altro socio di Metroweb.
Il veicolo individuato per gli investimenti è Metroweb Sviluppo (100% Metroweb) sul quale Fastweb non ha il diritto di veto che esiste invece su Metroweb. Sulla banda ultralarga la partita è apertissima. Telecom infatti ha un suo piano di sviluppo e ha già prenotato circa 40 città dove sviluppare la rete in fibra senza alcuna sovvenzione da parte del governo, in accordo con la stessa Fastweb. È certo comunque che, per i concorrenti, fare la banda ultralarga senza l'incumbent non sarà facile.
Quanto al riassetto azionario, quando sarà sciolta Telco che ha il 22% di Telecom, i soci della finanziaria entreranno in pieno possesso delle loro quote. E dunque Generali che ha il 4,3%, Intesa e Mediobanca che hanno l'1,6% ciascuna avranno disponibilità delle azioni. «I soci venderanno - spiegano da Intermonte - non si sa se sul mercato o fuori visto l'interesse di Vivendi». Le indiscrezioni suggeriscono che il gruppo sia intenzionato a rafforzarsi fino a un 10-15% per giocare un ruolo chiave in Telecom.
E, non è escluso che Vivendi si sia già assicurato pacchetti di azioni Telecom attraverso l'acquisto di opzioni. Operazione inversa, invece, per i soci italiani con Mediobanca che ha già detto di essere pronta a vendere la sua quota, tanto che sarà fuori dall'azionariato entro il prossimo mese di giugno.
Da notare che nel capitale di Telecom figura anche il fondo Usa BlackRock, chein Vivendi è il secondo azionista con una quota intorno al 5% e nella compagnia telefonica italiana detiene una partecipazione intorno al 6%. Insomma Vivendi potrebbe già contare sull'appoggio del fondo americano.
A questo punto, secondo gli analisti di Banca Akros, si aprirebbe una nuova fase per Telecom anche se la performance del titolo dovrebbe essere guidata in maniera significativa dalle operazioni corporate che includono sia Telecom sia i concorrenti».È la quota di Telecom nelle mani di Blackrock. Il fondo Usa è anche secondo azionista di Vivendi con il 5%
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