Cronaca locale

Elezioni, feste di Pasqua e «ponti» Scuole chiuse, si riapre a fine mese

Penalizzati i licei ma soprattutto gli istituti professionali Al Berchet non saranno raggiunti i 200 giorni di lezione

Augusto Pozzoli

Da oggi molte scuole chiudono. Perché devono lasciare libere le aule che il Comune trasforma in seggi elettorali, e poi perché iniziano le vacanze di Pasqua. Si torna così alle lezioni da giovedì 20 aprile. Ma per una ripresa poco prima di un altro ponte (quello del 25 aprile), quindi con probabili defezioni. Da parte di allievi, oppure da parte degli insegnanti che hanno già chiesto dei permessi in modo da riprendere il servizio a partire dal 27 aprile.
Così soprattutto alle elementari, con gravi disagi per le famiglie in cui i genitori dovranno lavorare e quindi dovranno organizzarsi per la custodia dei figli. Ma anche alle superiori che pure in misura minore sono coinvolte nelle operazioni elettorali aprile è di fatto un mese di scarsissima attività didattica. Al liceo classico Berchet, ad esempio.
«Ho calcolato che in questo mese ci sono soltanto 13 giorni di lezione – dice Innocente Pessina, il dirigente scolastico della scuola di via Commenda –. Oggi si consegna la scuola per organizzare i seggi. Ce la riprendiamo martedì mattina per qualche ora, poi partono le vacanze pasquali. Il solito vizio italiano che non consente di trovare un’alternativa alle scuole come sedi di seggio». E per arrivare all’ultimo giorno dell’anno scolastico (il 10 giugno), il rinnovo del consiglio comunale bloccherà ancora le lezioni al Berchet. In questo modo quest’anno per la prima volta non si riuscirà a raggiungere i 200 giorni di lezioni fissati per legge.
Andrà meglio al liceo classico Beccaria che quest’anno per la prima volta (almeno in sede) non sarà seggio elettorale. In ogni modo qui la legge sarebbe stata rispettata. «Che si votasse due volte a Milano – dice la dirigente scolastica Maria Grazia Meneghetti – lo si sapeva dall’inizio dell’anno. Bastava dunque definire un calendario scolastico che rispettasse la norma dei 200 giorni di lezione». Per correre ai ripari e cercare di recuperare qualche ora di lezioni nei giorni scorsi il direttore scolastico Mario Dutto ha inviato a tutte le scuole una circolare che informa della possibilità di anticipare le vacanze pasquali di un giorno: invece di chiudere dal 12 al 19 aprile, come stabilito dalla Regione, gli istituti possono mandare gli studenti in vacanza dall´11 al 18 in modo da recuperare così le lezioni di mercoledì.
Le scuole che in questo clima risultano più sacrificate sono gli istituti professionali dove prima del termine delle lezioni si dovranno organizzare gli esami di qualifica. Qui in pratica le classi potranno lavorare ancora per un mesetto, per le ultime interrogazioni e gli ultimi compiti in classe. Infine, prima di andare in vacanza, c’è da registrare che al liceo Berchet è in programma un’assemblea chiesta dai genitori: si vuole discutere la proposta avanzata dal dirigente scolastico di organizzare una festa durante la quale raccogliere i fondi per pagare i danni provocati durante l’occupazione avvenuta prima di Natale.

Molti genitori non sono d’accordo.

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