Politica

Emergenza caldo, Storace «scheda» gli anziani a rischio

Il ministro alle Asl: «Un elenco degli over 65». A Milano altre due vittime e black out. In nottata nubifragi nel Nord: crolla la temperatura

Daniela Uva

da Milano

I Comuni dovranno fare alla svelta. Dal ministero della Salute è partito l’ordine di trasmettere alle Asl l’elenco di tutte le persone sopra i 65 anni per «monitorare danni gravi e irreversibili a causa del caldo». L’ordinanza del ministro Storace è stata pubblicata ieri sulla Gazzetta ufficiale. I Comuni - si legge - dovranno prendersi cura delle persone più a rischio fornendo assistenza economica, cure a domicilio, e organizzando il telesoccorso. Milano è stata tra i primi comuni a muoversi: Asl e Comune hanno stilato un elenco degli anziani (ultrasettantacinquenni malati o che vivono soli) e bambini in pericolo. In tutto 75mila milanesi, divisi in quattro fasce di rischio in base alle condizioni sanitarie ed economiche. A medici di famiglia e operatori dell’Asl è stato affidato il compito di controllarli personalmente: oltre ai consigli dovranno spiegare i servizi (c’è anche un numero verde) attivi per l’estate. A confermare i timori sono i numeri.
Caldo e afa, ieri, hanno causato la morte di un uomo di 90 anni ricoverato per un colpo di calore. Un altro milanese di 81 anni è stato trovato morto in casa. Il decesso, anche in questo caso, potrebbe essere stato causato dalle elevate temperature. Martedì le morti in qualche modo legate al caldo erano state cinque.
Negli ospedali intanto sono aumentati i ricoveri così come le emergenze trattate al pronto soccorso. I medici spiegano che in molti casi si tratta di persone rimaste per troppe ore al sole. «Ma la situazione è sotto controllo - assicura Antonio Mobilia, direttore generale dell’Asl città di Milano -. Negli ospedali sono stati lasciati dei letti liberi proprio per fronteggiare l’aumento di ricoveri. Come? Rinviando le operazioni non urgenti». Comune e Asl hanno lanciato un appello alle famiglie: «Non partite lasciando i nonni sofferenti a casa da soli. Bisogna collaborare con le istituzioni». Tiziana Maiolo, assessore comunale ai Servizi sociali, ricorda che ci sono 416 operatori «pronti a portare pasti e assistenza agli anziani rimasti soli in città». L’Asl, guardando al meteo, classificherà i giorni in base al livello di pericolosità per i più deboli. Quello di domani è indicata come un giorno da «codice rosso», ad alto rischio.
C’è poi il problema dei black out. In città ieri pomeriggio si sono spente la zona di piazza Cordusio (a pochi passi dal Duomo) e quella vicina a piazza Cadorna. Nelle stesse ore il black out si è esteso alle vie tra piazzale Loreto e porta Venezia. Problemi ci sono stati anche in viale Romagna e in periferia, a Bruzzano. All’origine dei blocchi - spiega l’Aem, l’azienda che distribuisce l’energia in città - ci sono i forti consumi. La colpa è soprattutto dei condizionatori, apparecchi che hanno una potenza pari a dieci televisori. Il caldo ha fatto il resto: le alte temperature hanno fatto scattare i sistemi di protezione degli impianti, bloccandone il funzionamento. I tecnici sono al lavoro per migliorare la ventilazione delle cabine e aumentare la potenza dei trasformatori.
Restano i disagi, però. Decine di persone sono rimaste chiuse negli ascensori per colpa dei black out. Alla stazione di Rho, centro a Nord di Milano, sono arrivati anche i medici. Si temeva che un viaggiatore, bloccato per diversi minuti, fosse svenuto per il caldo. Per fortuna, invece, stava bene. Decine di milanesi, poi, hanno chiamato le associazioni dei consumatori denunciando guasti e disservizi.
Il caldo si porta dietro la siccità. Nel cremonese, un uomo è stato multato di 5mila euro perché grazie a una turbina pescava acqua abusivamente in un canale irriguo.
Il caldo ha iniziato a dar tregua nella serata di ieri: nubifragi hanno investito molte zone dell’Italia settentrionale, temperatura scesa di una decina di gradi. In Veneto, centinaia di persone hanno chiamato i vigili del fuoco in seguito a temporali e grandinate: alberi e impalcature caduti sulle strade, incidenti automobilistici e case danneggiate. Nel vicentino, il vento ha parzialmente scoperchiato il tetto della chiesa di Montorso. A Verona, una tromba d’aria ha rovinato le scenografie e l’impianto luce allestiti per la prima di «Romeo e Giulietta», prevista per oggi; la serata d’apertura del Festival shakespeariano slitta a domani.
Pioggia su Piemonte, Milano e Pavia, grandine in Brianza e valle Imagna. A Ponte di Legno (Brescia) annullato il prologo della gara ciclistica «3Tre», decisione presa quando erano già partiti 106 concorrenti su 128.

Disagi nelle valli lombarde, fiumi e torrenti ingrossati, allagamenti e black out, alberi caduti e colpiti da fulmini, un masso finito sulla strada a Predore.

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