Gian Battista Bozzo
da Roma
Il freddo polare continua, la Russia continua a inviare meno gas verso lEuropa, e se londata di gelo dovesse proseguire a lungo non è esclusa la possibilità di un razionamento delle forniture energetiche alle imprese. Lo conferma lamministratore delegato dellEni, Paolo Scaroni: «Le misure del governo - spiega - spero siano sufficienti a risolvere il problema. Le famiglie non corrono rischi, ma se la situazione meteorologica dovesse peggiorare, potrebbero servire altri interventi». Fra questi, appunto, i tagli di fornitura di gas naturale alle aziende e ai produttori di energia elettrica. Uneventualità che preoccupa molto la Confindustria, che ha chiesto un incontro urgente al ministro Scajola, e i produttori di energia. Per le famiglie, il taglio del riscaldamento - unora e un grado in meno - varrà sino al 28 febbraio.
«I russi ci trattano bene». Ormai il taglio delle consegne da parte di Gazprom è stabile intorno all8% (la previsione dellEni per le ultime ventiquattrore segnala un calo dell8,1%, pari a 6 milioni di metri cubi). Una riduzione che, secondo Silvio Berlusconi, non presenta rischi. «I russi ci stanno trattando molto bene - spiega il premier - con una riduzione molto limitata di gas, fra il 7 e l8%, nonostante siano alle prese con un evento eccezionale come i 60 sotto zero». Berlusconi, che rivela di aver votato a favore del nucleare nel referendum del 1987, accusa inoltre il centrosinistra di non aver mai affrontato seriamente il problema energetico.
Scajola oggi a Mosca. La questione gas sarà affrontata nei prossimi giorni dai governi italiano e russo. Oggi il ministro delle Attività produttive vola a Mosca per parlare con Viktor Khrishenko, ministro dellEnergia russo. Martedì prossimo arriverà a Roma il ministro delle Finanze Aleksey Kudrin, per un incontro con Giulio Tremonti, in preparazione del G8 del 10 e 11 febbraio a Mosca. In quelloccasione, Tremonti presenterà un documento sul nucleare.
«Colpe a sinistra». Il ministro dellEconomia non è convinto che sia soltanto lemergenza climatica ad aver scatenato il rialzo dei prezzi di gas e greggio. «Il mercato - spiega Tremonti - si assesta sulle proiezioni di consumo dellAsia, che nei prossimi decenni saranno crescenti. Quindi - aggiunge - nella crisi centra il freddo in Siberia, ma centra soprattutto il nuovo assetto del mondo. Leggete quello che diceva Fassino del Wto e della Cina nel 99: adesso vediamo i costi della pazzia di chi ha governato negli anni Novanta».
Ad aprile il caro-bollette? Il rischio è che lemergenza si ripercuota sui costi energetici delle famiglie e delle imprese. «Le ripercussioni sulle bollette - dice Tullio Fanelli, dellAutorità per lenergia - sono possibili, e le valuteremo a fine marzo, in tempo per laggiornamento delle tariffe, che scatta il 1° aprile». Il centrosinistra calcola rincari di 25-30 euro lanno a utente, e le associazioni dei consumatori preannunciano ricorsi al Tar contro eventuali aumenti.
Formigoni al Tar. Il decreto Scajola autorizza le centrali elettriche a utilizzare olio combustibile, più inquinante. Una decisione che non piace a Roberto Formigoni. «Il ricorso al Tar è pronto - annuncia il governatore lombardo -: tre delle sei centrali interessate sono in Lombardia, e perciò ci opporremo per tutelare lambiente». Scajola, ieri a Milano, ha ricordato che si tratta di provvedimenti demergenza, e che il governo si affida al buon senso delle famiglie e degli amministratori locali. Quanto ai costi dellemergenza, «qualcosa ci sarà, la valuteremo a consuntivo».
Snam Rete Gas e Terna. Sullipotesi di una fusione tra Snam Rete Gas e Terna, prospettata da esponenti del centrosinistra, Scaroni è possibilista: «Perché no? Lho detto per primo - ricorda - che bisognava fondere le due reti. ha funzionato nel Regno Unito, può funzionare anche da noi». Lidea lascia freddo lamministratore delegato di Edison, Umberto Quadrino, che invece paventa il razionamento del gas ai produttori di elettricità.
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